L'inchiesta a puntate de il Giornale sui cimiteri genovesi, continua. Oggi sotto esame c'è quello di Castagna nel ponente cittadino. Grande nelle dimensioni - è considerato il secondo cimitero di Genova -, il camposanto di via degli Angeli, si presenta organizzato, sistemato e curato, almeno in alcune sue parti. E gli stessi residenti della zona si dicono soddisfatti. «Perché qui nella parte bassa non c'è traccia di particolare incuria - dichiarano alcuni di loro -. Abbiamo lamentato situazioni di disagio quando stavano facendo i lavori, ma ora fortunatamente tutto è tornato alla normalità».
Diviso tra la parte nuova e quella monumentale, il cimitero conta otto campi comuni (dove le salme restano sepolte per dieci anni); quattro campi trentennali (dove restano invece trent'anni); un campo religioso e un campo evangelico. Ci sono poi migliaia di colombari (loculi), tombe di famiglia, cappelle, ossari e cinerari. Il viale principale porta dritti davanti alla chiesa dove il prete della parrocchia di Sampierdarena ogni domenica celebra la Messa alle 9. Tra le stradine interne si scorge poi anche il monumento dell'ossario generale e due monumenti ai caduti. Davanti all'ossario generale gli operai hanno da poco innalzato un piccolo altare. Alcune lastre di marmo bianco recuperate sono state infatti utilizzate per creare una base dove poggiare dei vasi per i fiori. Camminando lungo i viali non c'è traccia di spazzatura, di foglie secche e di semi di alberi. Ogni angolo ha cestini per l' immondizia, fontanelle, scope e anche qualche rastrello. Le scale per salire su per i loculi (distribuiti in vari livelli) sono tutte nuove e rigorosamente a norma. Ci sono anche gli ascensori che funzionano. Cinque i servizi igienici da utilizzare più uno per i portatori di handicap.
Gettando poi lo sguardo verso la zona di nord ovest si intuisce che i lavori ci sono stati. «Eccome - spiegano Marta e Danila, due anziane signore residenti a Sampierdarena -. Qualche anno fa qui era un cantiere a cielo aperto. Ma guardate ora. La galleria è completamente ristrutturata e dipinta, le statue rimesse a nuovo e i marmi risistemati. Sono riusciti a ricavare anche una galleria inferiore. Parlano ora di ripulire l'altra galleria. Speriamo». E in effetti il progetto per la sistemazione dell'altro versante, c'è. Altra iniziativa concreta è la sistemazione delle cassette in deposito presso la cripta. Da giugno sono state inviate ai parenti dei defunti 250 lettere raccomandate per l'assegnazione di nuovi ossari e cinerari. Questo significa che se le famiglie vorranno, potranno acquistare nuovi posti per i loro defunti (il prezzo si aggira intorno ai 600 euro).
Salendo per la parte vecchia si nota invece trascuratezza e degrado. La situazione insomma cambia sensibilmente. Complice il fatto che qui ci sono tombe e cappelle oramai centenarie. Il grigiore delle statue, delle colonne in marmo e degli obelischi lascia intuire che alcune di queste sono da tempo abbandonate. Ci sono lapidi rovinate e distrutte, erba incolta, resti di marmo ovunque e cornicioni pericolanti. Sembra quasi che tutto stia per franare da un momento all'altro. Cosa invece che non accade lungo il viale delle cappelle (di nuova costruzione) dove il verde porta addirittura la firma di un giardiniere privato. Salendo verso la zona del boschetto sono visibili inoltre delle reti alte due metri. Tutta la parte lato destro mare è stata infatti transennata - in accordo con la polizia provinciale e quella forestale - per impedire che i cinghiali entrino a «fare compagnia» ai parenti dei defunti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.