Chi non ha mai avuto fra le mani un «santino», una di quelle immaginette devozionali con raffigurazioni di santi o di scene religiose? Dalle prime figure in xilografia del Cinquecento alle stampe multicolori dellOttocento e del Novecento, i santini hanno accompagnato costantemente la vita religiosa, con rappresentazioni a volte ingenue, ma talvolta anche di buona qualità artistica. Ne è nato negli ultimi decenni un collezionismo attivo, che adesso può contare anche su un catalogo con tanto di quotazioni, visto che gli esemplari più rari ed antichi sono valutati ormai migliaia di euro.
Il 25 novembre a Roma, in una sala della Radio Vaticana, verrà infatti presentato il primo catalogo guida internazionale dei santini, in edizione bilingue italiano-inglese. Il volume, classifica oltre duemila immaginette sacre, provenienti da diversi paesi tra cui Italia, Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Svizzera, Stati Uniti, Russia, America Latina. Si va dalle preziose stampe del Cinquecento, alle incisioni fiamminghe del XVI e XVII secolo, alle prime miniature acquarellate, alla vasta produzione di santini dellOttocento fino ai primi del Novecento. Un capitolo descrive anche i santini realizzati con materiali preziosi o insoliti: stoffa, pizzi, oro, perle. Il volume è edito dalla società «Unificato-Cif», che dal 1974 opera nel settore del collezionismo a partire dalla filatelia, ma che negli anni ha ampliato le proprie edizioni a settori diversi del collezionismo non solo cartaceo.
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