«Ora mi sento proprio giallorosso»

da Roma
Fari accesi su Tavano, sedicesimo marcatore stagionale giallorosso. Contro la Reggina, Ciccio realizza il suo primo gol con la Roma, a quasi due mesi dallo sbarco sulle sponde del Tevere e dopo oltre nove di digiuno. Una rete che ha cambiato il corso della gara. «Ora mi sento finalmente giallorosso – ammette il fantasista -: è stata una bella emozione segnare sotto la curva Sud. La Roma è una delle squadre che gioca il miglior calcio in Italia. C’è un ambiente spettacolare».
Duettare con Totti, poi, rappresenta il massimo per l’ex talento dell’Empoli. «È il coronamento di un sogno - spiega - volevo giocare al suo fianco».
Roma che allunga a +8 sul Palermo, dunque. E consolida il secondo posto davanti a circa 30 mila spettatori. Tra questi, muniti di bandiere e sciarpe di ordinanza, nomi da far tremare i polsi: Karl Marx e Alessandro Volta. Non è uno scherzo: sono i nomi con i quali le Iene hanno acquistato il biglietto della partita presso la Lottomatica. Della serie: i tagliandi sono nominativi, ma fino a un certo punto...
Spalletti analizza la gara. È il sesto duello tra lui e il collega Mazzarri e per la terza volta lo costringe alla resa. «Abbiamo tentato da subito di fare la partita, ma non siamo stati bravi a sfruttare le occasioni per merito del portiere avversario. Ma sappiamo che i calabresi sono la rivelazione del campionato. Dopo il vantaggio tutto è stato più semplice».
Rosella Sensi non ama le polemiche. Ma sulla scia di quanto accaduto in settimana sull’asse Roma-Lione, regala la sua idea. «A me non piace rispondere - ammette - ma noi possiamo stare in Europa e sappiamo stare in Europa. Queste cose non le facciamo». Microfoni a Mexes. «I francesi esagerano sempre, ma non ci importa niente perché De Rossi non ha mai detto nulla. Per me hanno paura e basta». L’analisi di Mazzarri è lucida. «Abbiamo fatto una grande rincorsa in questo torneo ed è fisiologico che la squadra venga meno in qualche giocatore.

Sull’1-0, sembravamo un po’ rinunciatari: quel gol ci ha tagliato le gambe». Una battuta sul futuro all’insegna delle ambizioni. «Sarò presuntuoso ma mi sento pronto per approdare in un grosso club. Soprattutto dopo i tre anni travagliati trascorsi alla guida della Reggina».

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