(...) Sono domande cui personalmente non oso rispondere, dopo aver clamorosamente toppato il pronostico relativo alle 5 partite della Sampdoria vedova Cassano. Facendo lavorare freddamente il cervello, avevo previsto un bottino di 5 punti. Facendo lavorare caldamente muscoli e cuori, nei primi 4 di quei 5 incontri Mazzarri e discepoli sono già a quota 10...
Semmai posso dire - mi si creda o no - che avviandomi nel pomeriggio prepasquale da Nervi a Marassi con il capo doverosamente cosparso di cenere ho mentalmente visto il film di Sampdoria-Cagliari esattamente come poi purtroppo l'ho rivisto realizzarsi sul prato spelacchiato del Ferraris. Una sofferenza infinita contro avversari maggiormente al completo, più freschi, più reattivi, meglio organizzati e decisamente più bisognosi. Era fatale che a furia di raschiare il fondo del barile (Campagnaro in infermeria, Cassano, Lucchini e Delvecchio squalificati, Bellucci convalescente, Bonazzoli arrancante, Sammarco fuori ruolo) la squadra di Mazzarri pagasse lo sforzo della terza partita in 8 giorni. Tant'è che quello conquistato al 90' da Franceschini - che ha potuto segnare di testa senza saltare! - è stato un punto da incorniciare e appendere alla Guardia come ex voto.
Ma ripeto: per via del fresco smacco subito non me la sento di prendere posizione. Rilevo che i numeri parrebbero indicare una Sampdoria in crescendo (11 punti nella prima decade di campionato, 17 nella seconda, 18 nella terza; 14 punti nelle prime undici partite del girone d'andata, 21 nelle prime 11 del ritorno) a petto di un Genoa dall'andamento sostanzialmente costante (13 punti nella prima decade, 12 nella seconda, 14 nella terza; 14 punti nelle prime 11 partite del girone d'andata e 14 in quello di ritorno). Ma quale valenza attribuire a numeri pregressi che in un solo pomeriggio prepasquale sono stati clamorosamente ribaltati?
Senza guardare troppo in là, la metto così.
Mazzarri è chiamato a farsi onore fronteggiando l'insidiosissima trasferta di Empoli con un Pieri in meno (squalifica) e qualche arma in più (i riqualificati Lucchini e Delvecchio in aggiunta a Bonazzoli Bellucci e Sammarco sperabilmente più tonici) rispetto a 8 giorni avanti.
Gasperini, ancora privo di Criscito, è chiamato a sfruttare contro la Reggina il successo di Palermo potendo contare su elementi in gran forma come Konko (che per portamento e duttilità sempre più mi ricorda Rijkaard), Milanetto, Juric, Rossi, Fabiano, Lucarelli, Santos, Sculli, Leon; e naturalmente il più importante di tutti, Borriello, cui s'è aggiunto a pieno titolo Figueroa, un fior di attaccante che può portare aiuto decisivo là dove più serve, lo vado ripetendo da tempo, sia in coppia sia in staffetta con Borriello.
Dopodiché, ne sapremo di più.
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