«Adesso Veltroni riceva una delegazione di italiani che gli andranno a raccontare cosa succede davvero allEsquilino. Non è possibile ascoltare solo le lamentele dei cinesi, che per come vengono trattati non hanno davvero niente da recriminare». Lo dicono in una nota Marco Marsilio, capogruppo di An in consiglio comunale, e Federico Mollicone, capogruppo di in I municipio. «Per anni - aggiungono i due esponenti di An - hanno prosperato nellassenza di controlli, fra normative sbagliate, e grazie anche alla volontà politica della sinistra di favorire il multiculturalismo allEsquilino. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: più della metà degli esercizi commerciali sono gestiti da cinesi, e di questi buona parte sono show-room che fanno attività allingrosso contro tutte le regole. I controlli appena iniziati grazie allordine del giorno fatto approvare a febbraio devono continuare, e non si può per pregiudizio considerare vigili urbani e vigili del fuoco come vessatori dei cinesi solo perché hanno cominciato a fare i controlli che per anni nessuno gli ha detto di fare. Quando i cinesi metteranno in regola le loro attività e si confronteranno sul mercato in maniera leale, allora si potrà parlare di integrazione.
Che poi ci sia un problema che non dipende dagli italiani ma dai cinesi, che non dimostrano volontà di integrazione, lo dicono anche ministri e sottosegretari dell'Ulivo, come Marco Minniti nella sua risposta a un'interrogazione di Rampelli».«Ora Veltroni riceva gli italiani per sapere cosa cè allEsquilino»
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