Ora Veltroni si «appropria» anche della Città dello Sport

Presentando il progetto il sindaco «dimentica» gli stanziamenti del governo

Rita Smordoni

È lo sport l’ultimo spot elettorale del sindaco Walter Veltroni. I Mondiali di Nuoto 2009, in realtà, sono un evento di prima grandezza. Vedranno arrivare a Roma le stelle dello sport internazionale, con un prevedibile, rilevante ritorno di investimenti di sponsor e di turisti dai quattro angoli del globo.
Si stima che a seguire le gare in tv saranno circa un miliardo di spettatori nel mondo. Con oltre quattrocentomila spettatori sulle tribune nelle due settimane in programma.
Solo che l’evento si deve in buona parte al governo Berlusconi, che ha stanziato metà della somma necessaria per realizzare la nuova Città dello sport a Tor Vergata, sede dei Mondiali. E, particolare non trascurabile, Veltroni aveva già più volte convocato la stampa in Campidoglio per illustrare urbi et orbi il mega evento. Attribuendosene in toto i meriti. Di questo passo, prepariamoci: di qui al 2009, di questi spot ne arriveranno ancora parecchi.
Ieri nella conferenza stampa in Campidoglio, sala delle Bandiere, è stato mostrato il plastico della struttura sportiva. Presenti, oltre a Veltroni, l’architetto spagnolo Santiago Calatrava, artefice del progetto, il presidente del Coni, Gianni Petrucci, il presidente della Federazione italiana nuoto, Paolo Barelli, e gli assessori Morassut e D’Alessandro.
Il costo della cittadella sportiva è di 120 milioni di euro, finanziati al 50 per cento con i fondi di Roma Capitale e per il restante 50 per cento da uno speciale mutuo erogato dall’Inail.
I cantieri apriranno i battenti per la fine del 2006. Il complesso, superficie cinquanta ettari, prevede una grande struttura coperta, che ospiterà sia le vasche per il nuoto ed i tuffi, con circa tremila posti per gli spettatori, sia il Palasport con tribune per novemila spettatori.
La struttura sarà completata da campi all’aperto per atletica leggera, calcio, calcetto. Il primo giugno sarà consegnato il progetto preliminare, che entro ottobre diventerà definitivo.
«La nascita del nuovo complesso - ha affermato Veltroni - servirà a potenziare la dotazione di impianti sportivi di Roma, creando un luogo dedicato allo sport non in centro, ma nella periferia». Sindaco ed assessori non hanno mancato di sottolineare che la realizzazione della nuova cittadella sportiva a Tor Vergata avverrà con un occhio di riguardo alle infrastrutture per la mobilità, tra cui il collegamento con il terminale della metro A di Anagnina.
Neppure una parola spesa per spiegare come i fondi di Roma Capitale per la struttura, sessanta milioni, siano stati stanziati in due tranches di trenta milioni, per le annualità 2005 e 2006, dal governo nazionale. Poco più di un anno fa, l’8 febbraio 2005, Veltroni aveva presentato una prima volta alla stampa il progetto del complesso.
Gli stanziamenti governativi, che garantivano la realizzazione, sono puntualmente serviti a far assegnare a Roma i Mondiali, nel luglio 2005, dalla Federazione internazionale di nuoto. In quell’occasione, nuova conferenza stampa del sindaco: la capitale è stata scelta grazie alla nostra amministrazione, il sottinteso. Il 20 febbraio 2006, terza puntata: in Campidoglio Veltroni presenta la firma di costituzione del comitato organizzatore dei Mondiali: «Sarà uno dei più grandi eventi sportivi che Roma abbia conosciuto dalle Olimpiadi del 1960», dice.


È il caso di ricordare, forse, che la capitale ha già ospitato i Mondiali di Nuoto nel ’94. Giudicati da tutti i più belli di sempre. Ma senza Veltroni, per la sinistra non vale. Ieri, ecco dunque il quarto spot. Questo, sì, da consegnare agli elettori. Fra tre settimane.

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