C'è un piccolo rito antico che era un po' scomparso. Non si tratta di essere tradizionalisti, ma anche la modernità ogni tanto deve lasciar spazio alle cose di una volta, soprattutto se constano poco. Insomma, un tempo si entrava e si usciva dal campo così, e stiamo parlando di Wimbledon: due campioni uniti dal destino, il prato più bello del mondo, oplà, l'inchino verso il royal box. Anche se non c'era nessuno. Certo, siccome alla regina non piace il tennis, la cosa sembrava un po' strana. Ma sono i gesti, a volte, che fanno l'educazione di un popolo. Però a un certo punto l'inchino non è stato più obbligatorio, rimasto solo in caso di presenza di gente di stirpe reale. Ma in un mondo in cui l'egoismo individuale è dilagato affogando le buone maniere, quel gesto in fondo era uno degli ultimi baluardi .
Poi, quest'anno, è successo che un giorno c'erano Williame Kate e così è accaduto che lo sconfitto - un britannico - abbia avvisato il vincitore - un russo - di quell'obbligo antico. Così sono usciti insieme, si sono fermati un attimo, e oplà: riecco l'inchino. Era una bella giornata di sole.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.