Arianna Cioffi
Spesa di frutta e verdura a rischio nelle prossime due settimane. I mercati rionali potrebbero restare chiusi e la via Tiburtina, insieme ad altre arterie cittadine, potrebbero essere bloccate. Insorgono i venditori dei mercati e dei piccoli negozi, contestano la nuova disciplina oraria che entrerà in vigore dal prossimo 27 settembre al Car di Guidonia (Centro agroalimentare di Roma). E annunciano proteste se, entro il 26, non sarà raggiunto laccordo con i vertici di Cargest (la società che gestisce il mercato generale) per modificare gli orari e ripristinare lapertura notturna.
La nuova tabella oraria, decisa ad agosto, prevede che le contrattazioni si svolgano dal martedì al venerdì tra le 13 e le 18,30. Il lunedì ci sarebbe unapertura extra dalle 4 alle 8 del mattino e la domenica la vendita sarebbe aperta dalle 6 alle 12. Il sabato chiusura assoluta. Dal martedì al venerdì, infine, sarebbe prevista la facoltà, per grossisti e produttori, di iniziare le contrattazioni alle 11. In questo modo, denunciano i presidenti delle associazioni di categoria Upvad-Confcommercio (Unione provinciale venditori al dettaglio), Anva-Confesercenti (Associazione nazionale venditori ambulanti) e Apre-Confesercenti (Associazione nazionale rivenditori erba e frutta), non sarà possibile garantire ai clienti dei mercati rionali la freschezza dei prodotti ortofrutticoli che finiranno per essere venduti due giorni dopo il raccolto. «Molti di noi, inoltre - spiega Luciano Michelangeli, presidente dellApre - non hanno frigoriferi e magazzini dove conservare la merce». La possibilità di aprire le contrattazioni due ore prima dellorario stabilito, inoltre, comporta disparità nei prezzi offerti e quindi mette a rischio la concorrenza e il costo finale della merce che, inevitabilmente, è destinato a salire. Lapertura diurna poi, decisa per favorire categorie di acquirenti come la grande e media distribuzione, i ristoranti e i grossisti di altre province, significa per i commercianti dover tornare ai mercati nellora di punta, quando le strade sono maggiormente trafficate. Sul prezzo finale dei prodotti, infine, è destinato a incidere anche laumento della quota dingresso al Car passata da 2 a 3 euro nellarco di ventiquattrore (dal 31 luglio al 1° agosto), che significa un incremento di 150 euro sulla tessera annuale (da 300 a 450 euro).
Oggi i rappresentanti di Anva, Upvad e Apre incontreranno lassessore capitolino al Commercio Franco Cioffarelli e lassessore regionale alla Piccola e media impresa Francesco De Angelis per trovare una soluzione che metta daccordo le esigenze di Cargest e dei dettaglianti. «Altrimenti - conclude Gioacchini - sarà protesta».