Chiusura anticipata di tre ore per i mercati del sabato. A imporla, da oggi, è il Comune di Milano, con unordinanza che interrompe le vendite alle ore 16 in punto. La decisione per ora riguarda gli ambulanti di via Benedetto Marcello, via Tabacchi, via Valvassori Peroni, via Osoppo e via Papiniano, anche se solo nellarea degli alimentari in piazza santAgostino. Presto però potrebbero essere interessati alla restrizione anche i mercati di via Fauchè, piazzale Lagosta, via Ciccotti e Fiera di Senigallia in Porta Genova.
Chiudendo prima, i venditori possono ritirare merce e bancarelle entro le ore 17 e dare il tempo ai mezzi dellAmsa di pulire tutto entro sera. «I residenti sono esasperati - spiega lassessore alle Attività produttive Tiziana Maiolo - Con la chiusura alle ore 19, arriva notte prima che tutto sia pulito e si possa transitare. In via Benedetto Marcello gli abitanti si trovano limmondizia fin sotto il portone di casa. E comunque anche molti ambulanti sono contenti di questa ordinanza, soprattutto gli alimentari che di pomeriggio vendono poco».
Se sul mercato di Benedetto Marcello si usa la linea dura e non si transige, il Comune è disposto a trattare sugli orari di chiusura del sabato per altre zone. La Maiolo pone solo un punto fermo: «Agli ambulanti chiediamo il massimo delligiene. Devono essere civili: riporre le cassette della frutta negli appositi recinti e gettare gli scarti delle verdure nei sacchi neri. Altrimenti si faranno odiare come i rom. Solo a queste condizioni siamo disposti ad essere elastici sugli orari e magari a posticipare la chiusura alle ore 17».
Non la pensa allo stesso modo Giacomo Errico, presidente dellassociazione dei commercianti ambulanti: «Innanzitutto forniamo ai commercianti i sacchi neri per raccogliere limmondizia e poi mi risulta che lo scorso sabato in via Fauchè i mezzi dellAmsa ci hanno messo meno di unora per ripulire tutto».
Gli ambulanti danno la colpa ai venditori abusivi, che lasciano in strada cartacce, rifiuti e sporcizia. E si dicono disponibili ad autotassarsi per avere nei mercati più forze dellordine contro chi non è in regola e non ha rispetto del mercato. «Non è giusto che per colpa degli irregolari e delle loro abitudini, ci dobbiamo rimettere anche noi». Nei prossimi giorni il Comune e i rappresentanti degli ambulanti si riuniranno intorno a un tavolo per discutere del problema e vedere di trovare un compromesso sugli orari. «Noi abbiamo avanzato la nostra proposta - spiega Errico - se al tavolo non avremo risposte, allora saremo pronti a mobilitarci». Non dice altro il presidente degli ambulanti.
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