Ore 21, la città si ferma

Francesco Bisozzi

Italia-Germania è una partita dal sapore particolare. Le due nazionali in passato si sono strette troppe volte la mano a centrocampo perché possa essere diversamente. Dalla spalla fasciata di Beckenbauer all’urlo di Tardelli passando per il gol del 4 a 3 di Rivera, sono rimasti impressi nella memoria della gente alcuni fotogrammi preziosi della storia del calcio. Perciò oggi l’attesa è sentita in maniera così spasmodica. I tifosi non vedono l’ora di stringersi intorno agli azzurri. Anzi, al televisore. Ognuno con i suoi rituali da rispettare e un modo prediletto di guardare la partita. A casa, per strada, al ristorante, in un bar. Con gli amici, da solo, in famiglia. Nervosamente in piedi, oppure seduti: sul divano, in poltrona o un poco sull’uno e un poco sull’altra.
Molti però sembrano preferire il maxischermo. Al punto che il Comune ha deciso, per motivi logistici, di montare il suo al Circo Massimo piuttosto che a piazza San Giovanni. «La nuova collocazione - comunica con una nota il Campidoglio - garantirà una partecipazione più comoda alle migliaia di cittadini che desiderano vivere collettivamente l’evento sportivo». La Provincia invece ne ha allestito uno a Palazzo Valentini e ha invitato alla partita 250 nonni dei centri anziani, oltre ai vincitori del campionato di calcio juniores di Tor di Quinto. L’inno di Mameli sarà eseguito dall’orchestra del maestro Stelvio Cipriani. Presenti pure il presidente della Provincia Enrico Gasbarra e il neo assessore allo sport Adriano Panatta.
Altri maxischermi sono previsti a piazza Vittorio, dove per l’occasione verrà interrotta la programmazione della rassegna «Notti di cinema», nonché al laghetto di Villa Ada nell’ambito della manifestazione musicale «Roma incontra il mondo 2006». Mentre a Terni l’amministrazione comunale, in collaborazione con il centro di coordinamento dei «Ternana clubs», ha deciso di organizzare la visione della semifinale di Dortmund all’interno dello stadio cittadino «Libero Liberati», installando il maxischermo di fronte alla tribuna A.
L’importanza del match ha spinto a mobilitarsi anche le strutture private. La piscina delle Rose, ad esempio, triplicherà lo spazio messo a disposizione le volte precedenti preparandosi ad accogliere fino a 2000 persone. Il maxischermo verrà piazzato a bordo vasca, davanti alle gradinate. Mentre a Mondofitness, il villaggio dedicato allo stare in forma, nel parco di Tor di Quinto, hanno annunciano che ve ne sarà uno nella sala ristoro. Altrimenti c’è il Goethe institut, l’ente culturale tedesco. La telecronaca potrà essere seguita su due maxischermi diversi (il primo situato nei giardini, l’altro nell’auditorium) e, per gli amanti del salotto, su un televisore al plasma. Un’occasione sicuramente ghiotta per fare il tifo tutti insieme e in amicizia, a prescindere per quale squadra lo si fa. In fondo, come preme ricordare all’associazione per l’amicizia italo-germanica, stasera i giocatori scenderanno in campo per consumare un momento di festa e non per darsi guerra. Con buona pace della stampa tedesca che ha speso gli ultimi giorni ad attaccarci.
Per gli appassionati tuttavia l’importante è esserci. Dovunque e comunque, a qualsiasi schermo. 90 minuti come quelli di stasera non sono mica una banale oretta e mezza come le altre. Questi capitano una volta sola ogni quattro anni.

Spalmati poi su un lasso di tempo così ampio rappresentano appena un istante e perciò sono ancora più imperdibili. Carpe diem, dunque. E se al triplice fischio ci sarà qualcosa da festeggiare ancora meglio. Perché succede molto meno di frequente, altro che quattro anni.

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