Un’orgia di sangue in Nuovo Messico per colpa degli esperimenti atomici

Con un escamotage ipocrita, gli esperimenti atomici degli Usa che hanno generato dei mostri, il benemerito Wes Craven ci propina un’altra variante di uno dei suoi repellenti prodotti, la terza puntata de Le colline hanno gli occhi, che di fatto è il solito campionario di efferatezze, un’orgia di sangue, crani spappolati, tronconi umani, senza che l’ironia faccia capolino. Un gruppo di militari della Guardia Nazionale si trova in Nuovo Messico, per una missione di routine, in soccorso di un gruppo di fisici nucleari (!). Se la vedrà con esseri umani mostruosi, antropofagi e spietati. Il manipolo verrà decimato, secondo la liturgia dell’horror, in un crescendo orripilante.

L’inizio della pellicola di Craven riassume tutti i film di genere avventuroso, tra cui il magnifico I guerrieri della palude silenziosa, poi nell’epilogo accelera i toni da grand guignol, spoetizzando persino gli amanti del genere.

LE COLLINE HANNO GLI OCCHI 2 (Usa, 2006) di Wes Craven, con Michael McMillian, Jessica Stroup. 95 minuti

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