Innanzitutto, come sempre, grazie. Perchè avere lettori come voi è il sogno di chiunque faccia questo mestiere: le telefonate e le lettere che ho ricevuto in questi giorni sul nostro essere «di sinistra» (era laccusa di un lettore, a cui va comunque il mio ringraziamento per avermi dato loccasione di questo dibattito e di esprimere il mio pensiero sul tema) sono qualcosa che dimostra la maturità di un popolo che ragiona con la propria testa e non per schemi.
Un popolo che vuole un Giornale e non un bollettino di parte, nè tantomeno di partito. Un popolo che magari non avrà gradito le parole del senatore Grillo che, al congresso di Forza Italia, se lè presa col «Giornale di Berlusconi» che dà voce allantipolitica. Sono amico di Gigi Grillo, che fra laltro è uno degli esponenti azzurri che vedo sempre con il nostro Giornale in mano, circostanza non così scontata. Anzi. Ma, proprio per questo, mi sento di dirgli pubblicamente che lui è ovviamente liberissimo di pensarla come vuole sulla linea editoriale del Giornale, ma che fortunatamente siamo qualcosa di più del «Giornale di Berlusconi» e che forse contribuiscono allantipolitica più gli sprechi e gli eccessi dei politici che la denuncia degli sprechi stessi. (..
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