(...) Al Policlinico, invece, sorgerà un monoblocco interamente dedicato ai più piccoli: «È unoccasione unica - precisa il direttore generale Giuseppe Di Benedetto -. Ledificio di sette piani verrà edificato sulle rovine di quattro padiglioni che presto saranno abbattuti». Non vogliono sentir parlare di fusione gli ideatori di questo progetto, piuttosto di «una grande sfida, per creare una vera e propria sinergia tre due strutture, che resteranno distinte - chiarisce Beretta - ma instaureranno un preciso rapporto di collaborazione». Tra gli obiettivi, anche quello di creare un centro di riferimento regionale per le patologie rare e complesse, «molte delle quali - sostiene lassessore alla sanità Luciano Bresciani - richiedono un approccio multidisciplinare».
Un bambino su dieci, ogni anno viene ricoverato in ospedale, spesso inaspettatamente. «Per questo è importante investire sulla loro salute», ribadisce Formigoni. Il nuovo ospedale policentrico punterà alla cura dei più piccoli e delle loro madri a 360 gradi: dallemergenza pediatrica e ostetrica, allintera gamma delle specialità mediche e chirurgiche, e ancora, alle cure intensive, ai trapianti e alla neuropsichiatria. «Dalla fecondazione dellovulo al quattordicesimo anno di vita - puntualizza Bresciani - senza contare che abbiamo pensato anche alla formazione e all'attività di ricerca clinica».
Un esempio di questo impegno sta già diventando realtà: «Stiamo lavorando ad uninteressante prospettiva di ricerca - anticipa il neonatologo Fabio Mosca - sullutilizzo delle cellule staminali del cordone ombelicale per curare la broncodisplasia, una malattia polmonare cronica che colpisce circa il 40 per cento dei neonati prematuri che pesano meno di un chilogrammo».
Rita Balestriero