Gaetano Ravanà
da Agrigento
Shock anafilattico. È morta così Stefana Di Mora, una donna di 35 anni, sposata e madre di un bambino di appena un anno, che ieri aveva deciso di sottoporsi a un intervento chirurgico per farsi asportare una cisti alla mano. La donna, per motivi di lavoro del marito, si era trasferita da qualche tempo a Milano ed era rientrata a Montallegro, dove risiedeva, proprio per effettuare lintervento chirurgico. In questo modo poteva essere assistita dai familiari, perché nel capoluogo lombardo non aveva nessun parente. Aveva atteso da tempo la chiamata dai medici dellospedale di Ribera, un centro distante appena 10 chilometri da Montallegro. Stefana Di Mora aveva chiesto di essere sottoposta ad anestesia totale. È entrata in sala operatoria molto tranquilla, era un intervento di routine. Il quadro clinico della paziente era quasi perfetto. Stefana Di Mora soffriva di anemia, così come molte donne, ma poco prima dellintervento i medici hanno constatato che la pressione arteriosa era bassa. Pertanto, prima dellanestesia, alla donna è stato somministrato lEmagel, un farmaco che consente di stabilizzare la pressione. Non appena lanestesista ha iniettato la medicina, la paziente è entrata in coma, per un edema cerebrale, si scoprirà soltanto dopo alcune ore. Immediatamente, i sanitari hanno cercato di rianimarla, ma dopo i primi soccorsi lhanno trasferita con lelisoccorso allospedale «San Giovanni di Dio» di Agrigento. La paziente è arrivata al nosocomio agrigentino, è stata trasferita al reparto di rianimazione, ma è stato tutto inutile. La magistratura, ha aperto uninchiesta comunque per accertare le esatte cause della morte. I parenti, invece, prima di sporgere eventuale denuncia, vogliono aspettare i risultati della perizia necroscopica che sarà effettuata domani.
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