Vibrisse in fumo. Ma anche manto e coda sono a rischio quando il micio si avvicina ai fornelli. Il gatto è ladro, si sa. Sta a noi - che abbiamo scelto di dividere cucina e divano con lui - provvedere alla sua sicurezza. Gli incidenti domestici sono un pericolo anche per gli animali che abitano con noi, non solo per adulti e bambini. Scottature, fratture, intossicazioni. Si calcola che siano 200mila i cani e i gatti vittime di questi incidenti (3milioni e 200mila gli adulti, 70mila i bambini), 8mila fra Milano e provincia. La stima è del tribunale degli animali Aidaa che ha pubblicato online un decalogo per la sicurezza.
Il cane è notoriamente goloso, «ingoia di tutto, perfino le esche destinate ai topi - avverte il presidente dellassociazione Lorenzo Croce - Comportamento che abbiamo fatto rientrare fra i pericoli domestici». Attenti ai detersivi, profumati e non. Le confezioni vanno custodite sigillate e possibilmente nascoste in un armadietto, come ben sa chi ha avuto un bambino piccolo. Nel 2010 sono morti 850 cani e 1.200 gatti, 29 i primi e 39 i secondi fra Milano e provincia.
Cè il felino che si è ustionato la lingua lappando il pavimento appena deterso con candeggina, quello che si è bruciato il pelo lungo pur di acchiappare un nasello in cottura. O quello che è finito schiacciato sotto le ruote dellauto mentre il padrone cercava di sistemare la macchina in garage. Cè il cane che si è rovesciato addosso la pentola bollente e quello che si è fratturato una zampa scivolando sul marmo. Senza contare i felini che precipitano da cornicioni o balconi, rimangono paralizzati o muoiono sul colpo. «Ma ci sono anche le eccezioni fortunate, conosco gatti rimasti illesi dopo voli impossibili» precisa Croce. Già, le famose sette vite. Poi ci sono gli incidenti che riguardano i pesci dacquario, «nel 2010 abbiamo avuto una decina di segnalazioni di pesci rimasti folgorati per imperizia o per difetto dellimpianto elettrico» calcolano allAidaa. Rispetto al 2009 gli incidenti fra quattrozampe sono in aumento, «in diminuzione del 10 per cento in Milano e provincia però. Ma questo non significa abbassare la guardia» avvertono dallassociazione. Fra i quattrozampe morti anche quelli che si sono spaventati per i botti di Capodanno, «si calcolano diecimila fra cani e gatti morti di infarto - enumera Croce -
- Nella conta sfuggono i dispersi, quelli che per la paura sono scappati da casa per non tornarci più». Il decalogo con le norme di sicurezza si può richiedere gratuitamente mandando una mail a organizzativo@aidaa.net.
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