La moda anni '50: perché ha fatto la Storia del look
11 Agosto 2021 - 07:31Un excursus sulla moda anni '50: ecco come vestivano le donne negli anni del boom economico, spesso ispirandosi alle attrici del cinema

La moda anni '50 vive di tanto in tanto un revival, in particolare su alcuni dettagli relativi ad abbigliamento e accessori di quegli anni straordinari. Fu infatti un tempo di prosperità per il Nord e l’Occidente del mondo: dall’Italia del boom economico (e del baby boom) agli Stati Uniti del grande cinema con Marilyn Monroe e James Dean, fino al Regno Unito che iniziava a conoscere la sua nuova regina, Elisabetta II.
I fatti storici si sono tradotti spesso in tendenze e fenomeni della moda: mentre in Italia l’industria della moda inizia a rifiorire dopo la guerra, diventando leader mondiale del buongusto e dello stile, le donne più in vista a livello internazionale, da Elisabetta a Marylin, passando per Grace Kelly e Brigitte Bardot indossano capi che vengono ammirati e copiati dalle donne di tutto il mondo.
Il revival di questi capi è legato all'idea degli anni '50 come mitica età dell'oro, culturalmente ed economicamente parlando, ma anche all'effetto nostalgia che questo abbigliamento ricrea tra le generazioni over 60.
Moda anni '50: la vita stretta e le riprese

Gli anni '50 sono anche gli anni delle maggiorate e non solo al cinema: anche le donne che non appartengono al mondo dello spettacolo mettono in evidenza in questi anni seno e fianchi, sottolineando delle forme “a clessidra”, a volte reali, altre volte solo apparenti. Tutto merito dei vestiti e in particolare della vita stretta e alta sia per gonne che per pantaloni femminili, le camicette che non fuoriescono mai dal capo di sotto, maglie e camicie con doppia ripresa sul décolleté. È in un certo senso il trionfo della femminilità più atavica: la donna clessidra, come nell’arte preistorica, rappresenta l’idea di prosperità, di ricchezza, di benessere. Anche le scollature iniziano a essere molto profonde, con tagli diversi: quadrata, a V, a barca o rotonda per lo più.
Moda anni '50: le gonne a campana

Non sempre però i fianchi ampi, molto presenti nei diversi tagli di pantaloni, vengono sottolineati, perché spesso le donne li occultano sotto grandi gonne a campana (o anche a mezza campana), che possono essere sostenute o meno da rigide sottovesti in tulle o taffettà, che davano quel peculiare aspetto trapezoidale del capo. Si tratta di un capo bon ton, da signore e signorine perbene, anche se qualcuno l’ha utilizzato in modo decisamente sexy: è proprio a campana la gonna che Marilyn lascia svolazzare sopra una fresca grata stradale in “Quando la moglie è in vacanza”.
Moda anni '50: i pantaloni da donna Capri

Tra i modelli di pantaloni, si fa sempre più strada il modello Capri, concepito alla fine degli anni '40, ma portato in auge nei '50 da attrici molto amate come Audrey Hepburn e BB. Si tratta di pantaloni un po’ più corti della caviglia, con il bordo che arriva alla fine del polpaccio: un vedo-non vedo incredibilmente sexy per l’epoca ma al tempo stesso elegante e raffinato. Per quanto riguarda le fantasie utilizzate in gonne e pantaloni, persiste in questi anni una certa tendenza al colore, espresso soprattutto da righe per lo più orizzontali, pois grandi e piccoli e tartan in tutte le salse.
Moda anni '50: i giovani, dal bon ton alle Pink Ladies
Nessuna via di mezzo: le ragazze degli anni '50 sono nell'apparenza (e nel ritratto dei mass media) sante o spregiudicate in base al loro abbigliamento. Le signorine vestono bon ton, con gonne a mezza campana e nessuna sottoveste rigida, i twin set composti da maglioncino e cardigan nello stesso tessuto e nello stesso colore, ma anche le polo e i cardigan chiari gettati sulle spalle.
Di contro, le Pink Ladies - dal nome delle cattive ragazze di Grease - indossano tessuti lucidi e imbottiti, vestono in maniera provocante e soprattutto gonne nere a tubino sotto scollature vertiginose. Uno iato così profondo tra due look filosofici tanto differenti non si sarebbe verificato più nella storia della moda.
Moda anni '50: gli accessori, dai collant ai foulard

Se per le calzature iniziano a diffondersi quelle che oggi si potrebbero definire grandi classici, come le sling back e le open toe, soprattutto tra i sandali estivi, diverso è il discorso per le calze, che vedono un tramonto appena prima dell’avvento, alla fine del decennio, dei collant: niente nylon e lycra quindi, ma calze di seta, trasparenti, un po’ rigide e non sempre facili da indossare, da tener su con il reggicalze.
Infine gli anni '50 sono stati gli anni dei foulard, da indossare in tutti i modi possibili, come fusciacca su un paio di pantaloni Capri, come decorazione o protezione per i capelli oppure al collo.