Oxford Ofelia è esistita davvero, si chiamava Jane Shaxspere

Una bambina che nel 1569 morì affogata mentre stava raccogliendo dei fiori potrebbe aver fornito a William Shakespeare l’ispirazione per il personaggio di Ofelia che, anzichè sposare Amleto, incontrò il medesimo destino in uno stagno. Ad affermarlo è un gruppo di ricercatori dell’università di Oxford che si è imbattuto nelle testimonianze sulla morte della piccola sfogliando i documenti Tudor custoditi presso gli archivi nazionali di Kew. Secondo Stephen Gunn, lo storico a capo della ricerca, il Bardo e la bimba avrebbero potuto addirittura essere parenti. Jane Shaxspere, questo il nome, aveva 2 anni e mezzo e Shakespeare soltanto 5 quando lei cadde in un canale per l’alimentazione di un mulino non lontano da Stratford-upon-Avon, il paese del celebre drammaturgo. Shakespeare avrebbe potuto apprendere della sua morte tramite i racconti dei famigliari e rimanerne così impressionato da utilizzare la storia 30 anni più tardi per l’«Amleto». La morte della piccola viene descritta nei dettagli dalla documentazione: Jane stava raccogliendo dei fiori gialli sulle rive dell’Upton Mill Pond, nei pressi di Upton Warren, quando cadde e affogò nel corso d’acqua.

Secondo Gunn la piccola Jane Shaxspere è quindi una candidata più probabile di Katherine Hamlett, una giovane che cadde nell’Avon nel 1579, quando Shakespeare aveva 16 anni. La Hamlett, il cui cognome ricorda Amleto, cadde e affogò mentre stava raccogliendo acqua con un secchio.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica