La pacifista e il generale. La brunetta di un metro e sessanta e il gigante di un metro e novantaquattro. È una strana coppia quella formata da Ray Odierno, comandante in capo delle forze americane in Irak, ed Emma Sky, sua consigliera. La ragazza che andava alle manifestazioni contro la guerra e partiva come volontario nella Striscia di Gaza oggi ha 41 anni e influenza le decisioni prese dai vertici dell'esercito americano sussurrando all'orecchio del gigante Odierno. Senza essere neppure americana.
Prima che scoppiasse il conflitto in Irak, cui si è opposta fin dal primo momento, la piccola britannica in giubbotto anti proiettile e stivali militari lavorava al British Council di Manchester. Emma Sky parla arabo ed ebraico, è laureata ad Oxford e nel 2003 ha scelto di partire per il Paese in guerra per dimostrare ai suoi abitanti che c'erano anche britannici che si opponevano al conflitto. Così, si è unita a una squadra del Foreign and Commonwealth Office che aveva come obiettivo aiutare ad amministrare l'Irak dopo la caduta di Saddam Hussein. In poche settimane, la piccola brunetta diventò rappresentante civile di Kirkuk, città etnicamente divisa, nel Nord del Paese, sulla via per il Kurdistan iracheno. Poi la situazione ha iniziato a peggiorare. Emma incontra il generale Odierno a causa di un razzo caduto una mattina sulla sua casa. L'attacco la convince a traslocare nella vicina base americana. Allora, il generale guidava la divisione che controllava la regione.
Non si sa cosa possano avere in comune una pacifista che bazzicava manifestazioni anti-guerra e il comandante della forze americane nel fragile Irak che rischia ancora di scivolare nel caos. Eppure, ha funzionato. Forse, dice Sky al Times, perché «non ho paura di dire al generale quello che gli altri non gli direbbero». È probabilmente per questo che nel 2004 Odierno avverte Emma con una mail di averla nominata suo consigliere. Dall'alba a tarda notte, raccontano le cronache, la piccola inglese lavora gomito a gomito con il generale. La sua conoscenza della lingua e della realtà irachene danno al militare molte preziose informazioni, uno sguardo diverso sulla società locale che si rivelerà molto importante nel 2007, quando gli americani al comando del generale David H. Petraeus, di cui Odierno era il numero due, dispiegano sul terreno 30mila nuovi soldati e decidono di uscire dalle basi per spostarsi nelle città, nei villaggi roccaforti di terroristi e jihadisti.
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