Padre e figlio nei guai per 100 chili di hashish

È finita al casello di Genova Pegli la trasferta spagnola di tre genovesi dediti al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Qui, al ritorno dalla Costa del Sol, sono stati intercettati due notti fa dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Sampierdarena e Cornigliano. In un vano ricavato tra il sedile posteriore e il bagagliaio dell'auto, i tre avevano nascosto 1055 tavolette di hashish dal peso di 105 chilogrammi. Mentre Dario e Franco Niccolini, rispettivamente padre e figlio, avevano il compito di fare da staffetta, Michele Steri li seguiva a distanza con la sua Saab carica di droga. Proprio la presenza dell'anziano genitore di Franco avrebbe dovuto destare meno sospetti nel caso di un controllo delle forze dell'ordine. Michele Steri e Franco Niccolini sono stati arrestati per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, mentre Dario Niccolini è stato denunciato in stato di libertà all'autorità giudiziaria. I carabinieri hanno sequestrato 113 chili di hashish e 6 grammi di cocaina dal valore di 500 mila euro, destinati al ponente genovese.

Le indagini hanno preso l'avvio nell'autunno 2005 con l'arresto di Giuliano Steri, fratello di Michele, arrestato per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nei confronti di una donna, alla quale l'uomo vendeva droga in cambio di favori sessuali. E dalle rivelazioni della donna i carabinieri sono poi risaliti agli spacciatori di cui si avvalevano Steri e Niccolini: Andrea Cammalleri e Cristian Cappellano, finiti in manette per spaccio di sostanze stupefacenti.

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