Da un Paese all’altro con gli sci ai piedi

La voglia di sci, soprattutto in una stagione eccezionale per innevamento come quella in corso, non ha frontiere. Dietro al gioco di parole si nasconde una realtà. Esistono, infatti, alcuni comprensori che permettono di sciare da un Paese all'atro, di cambiare nazione mentre si passa da una pista rossa a una blu. Slalom internazionale, insomma.
Non sono molte le ski area con più bandiere, si tratta soprattutto di comprensori grandi, ma l'emozione di sciare in pace dove spesso si sono combattute guerre cruente è unica.
È quello che succede, per esempio, nel comprensorio dell'Espace San Bernardo (www.lathuile.it), a cavallo tra Valle d'Aosta e Francia, dove le piste scendono al passo del Piccolo San Bernardo. Qui ci sono resti di costruzioni di epoca romana e lo scheletro di quello che per secoli è stato un ospizio che offriva un rifugio ai viandanti.
Alcuni sostengono che dal valico è passato anche Annibale. Qui, soprattutto, dove oggi è sorto un comprensorio sciistico internazionale che ha usufruito degli aiuti comunitari, si è combattuta la Seconda guerra mondiale tra le truppe italiane e quelle francesi.
All'arrivo della seggiovia che collega Italia e Francia, su uno spuntone di roccia, si incontra proprio un forte, quello della Traversette. Oggi gli sciatori che scivolano dolcemente lungo i 150 chilometri di piste di ogni livello del comprensorio non hanno bisogno neanche di mostrare la carta d'identità! Da provare, per i campioni, la pista «Berthod», una nera candidata ad ospitare la Coppa del Mondo.
Poco più a sud, seguendo un altro probabile itinerario di Annibale con gli elefanti, troviamo le piste olimpiche della Vialattea (Sestriere, Pragelato, Sauze d'Oulx, Sansicario, Cesana Torinese, Claviere). Proprio da quest'ultimo villaggio, il più tranquillo della Vialattea (www.vialattea.it), dove ancora si respira l'atmosfera delle "neiges d'antan", si raggiunge, attraverso il favoloso scenario dei Monti della Luna, la francese Montgenevre, una delle prime località sciistiche transalpine.
Si scia prevalentemente su piste rosse e blu, con qualche interessante divagazione per i campioni. Attenzione però, meglio pensare a una settimana bianca piuttosto che al weekend perché la Vialattea è una galassia di 400 chilometri di piste!
Cambiando confine, quello tra Valle d'Aosta e Svizzera, il comprensorio internazionale Breuil-Cervinia, Valtournenche, Zermatt è un antesignano dello sci transfrontaliero. Attraverso il Plateau Rosa si scende fino al famoso villaggio svizzero, con lo sguardo che corre incessantemente verso il «più nobile scoglio d'Europa», il Cervino. Al ritorno la funivia del Piccolo Cervino porta fino a quota 3882. Inutile dire che tra i 350 chilometri di piste ognuno potrà trovare la «sua» pista (www.cervinia.it).
Non può che essere così anche nelle Portes du Soleil (www.portesdusoleil.com), immenso (650 km di piste) «domaine skiable» a cavallo tra l'Alta Savoia (Francia) e la Svizzera. Qui, tra il lago Lemano e il Monte Bianco, si passa spesso il confine per spostarsi tra i 12 villaggi. Per chi ama la vacanza sportiva potrebbe essere interessante scegliere Avoriaz, in Francia, località nata a misura di sci, con le seggiovie e le piste tra le case. Per i più tradizionalisti, invece, meglio la svizzera Champery.
Anche tra Austria e Svizzera si può provare l'emozione di una sciata internazionale. Il Comprensorio del Silvretta Ski Arena (www.ischgl.com), 215 km di piste, collega Ischgl, Rimini delle nevi austriaca, alla molto più tranquilla Samnaun, dove le attrazioni principali sono lo shopping tax free e una funivia a due piani, come gli autobus di Londra.


Non vi basta? Volete provare un'esperienza diversa ma sempre senza frontiere? Allora potete salire da Courmayeur (Ao) al rifugio Torino (3375 m) e da qui, con una guida, scendere fuoripista tra i seracchi del Monte Bianco lungo la Vallee Blanche. Sono quasi 20 km di emozioni con rientro in Italia in funivia (Aiguille du Midi, 3842 m) o tunnel del Monte Bianco (www.montebianco.com).

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