Gigi Buffon: 7
LA SUA GUERRA AL MONDO FA BENE ALLA NAZIONALE
Se decide di dichiarare guerra al mondo è meglio: diventa una pila elettrica, a cominciare dall’inno cantato a squarciagola, in campo e anche fuori. Su Facebook si toglie più di un sassolino. Decisivo sui rigori contro gli inglesi e nel respingere i tedeschi.
De Sanctis e Sirigu SV.
Ignazio Abate: 6
IL RINCALZO DIVENTATO ARGINE INAMOVIBILE
Arriva all’Europeo da rincalzo e finisce da titolare dell’argine destro:è lo specchio della Nazionale, partita tra stenti e giunta in finale con la banda in testa. Contro gli inglesi dimostra di essere più adatto di Maggio nella difesa a quattro.
Christian Maggio: 6
UN LIMONE SPREMUTO E SENZA ENERGIA
Inutile far finta di niente: è arrivato a Coverciano spremuto come un limone, ha consumato presto le ultime energie rimaste,senza riuscire a stregare l’occhio. Poi è intervenuta la squalifica a tagliarlo fuori e a far sopravanzare Abate in quel ruolo.
Andrea Barzagli: 6,5
FISICO DA CORAZZIERE PER IL MURO DIFENSIVO
È la boa capace di rendere stabile e sicura la navigazione in pieno oceano persino a un pattino. Dopo una guarigione record, mette il suo fisico da corazziere e la sua esperienza al servizio del muro azzurro che la difesa riesce a innalzare in Polonia.
Leonardo Bonucci: 6,5
DA ANELLO DEBOLE A BULLONE D'ACCIAIO
Considerato l’anello debole della catena difensiva, si trasforma in un bullone di acciaio. Un cambio così improvviso (e in parte inaspettato) è merito quasi esclusivo di una feroce concentrazione e di un contagio positivo di autostima.
Giorgio Chiellini: 6,5
ESEMPIO LAMPANTE DI FORZA DEL GRUPPO
Per capire come funziona la forza ciclopica di un gruppo, basta controllare Chiellini. Fuori per insulto muscolare contro la Croazia, brucia i tempi rischiando una micidiale ricaduta (temuta dalla Juve). Si adatta anche a fare il terzino pur di esserci.
Claudio Marchisio: 6
RAFFINATA ESPRESSIONE DI UMILTA' CALCISTICA
La classe operaia con lui va direttamente in paradiso senza passare neanche dal purgatorio. Perché è l’espressione più raffinata dell’umiltà applicata al calcio: sa che deve correre e non si risparmia neanche quando porta a spasso i figli per Cracovia, nelle ore di libertà.
Andrea Pirlo: 8
IL SIGNORE IN CATTEDRA CHE FA LEZIONE AI PROF
Se deve chiudere qui la sua superba carriera in azzurro, è benechel’abbiaconclusacosì: tenendo una serie di lezioni dalla cattedra del centrocampo d’Italia persino ai più quotati prof spagnoli. Le sue perle: il gol su punizione alla Croazia e il cucchiaio su rigore allo spaccone Hart.
Daniele De Rossi: 7,5
MODELLO PIU' EVIDENTE DI GIOCATORE UNIVERSALE
Per la serie i ruoli sono una semplice convenzione nel calcio, ecco l’esempio più evidente di calciatore universale. Capace di fare il difensore alla Franco Baresi nella difesa a 3 e il centrocampista di sostegno a Pirlo liberandolo dai ceppi dei rivali. Gli manca di fare solo il portiere.
Alessandro Diamanti: 6,5
ARRIVA IN EXTREMIS MA E' IL VICE CASSANO
Se contano gli allenamenti, il caso di Diamanti può fare scuola. Arruolato in extremis e segnalato dai test di Cracovia, il ct si arrende volentieri alla realtà e lo promuove come vice-Cassano. Dal dischetto, con quel sinistro malandrino, ci porta dritti dritti in semifinale.
Antonio Cassano: 7
I MIRACOLI DEL GENIO CON "L'OMBRELLINO"
Ai primi di novembre 2011 operato al cuore per inserirgli un ombrellino di plastica nel cuore, ai primi di giugno 2012 titolare all’Europeo con ridotta autonomia ma con una classe infinita cui far ricorso. Se questo non è un miracolo! Giovinco e Borini SV
Mario Balotelli: 7,5
DAI PROCESSI ALLE STELLE ASPETTANDO DI CRESCERE
I ragazzi devono farsi e devono avere il tempo per commettere qualche errore. E ci vuole (molta) pazienza. Anche con quelli come Mario, arrivato con gli squilli della fanfara e poi messo sotto processo per qualche smorfia in più e un paio di gol mancati.
Thiago Motta: 6
PASSO DA LUMACONE E TEMPERAMENTO
Ha il passo del lumacone che molte censure gli procura, ma la forza temperamentale per tenere testa ai duelli fisici e per esaltarsi in qualche colpo di testa. Entra e esce dalla squadra per via di qualche acciacco senza tradire neanche una smorfia.
Antonio Nocerino: 6
LAMPADA DI ALADINO PRONTA IN PANCHINA
È come avere a disposizione in panchina la lampada magica di Aladino: se un ct si trova in difficoltà, e deve in qualche modo rimpiazzare uno dei centrocampisti, bene, può strofinare la lampada e il genio si presenterà sottoformadiNocerino, capace anche di far gol (se capita).
Emanuele Giaccherini: 5,5
L'UNICO CENTROSINISTRA A FAR BENINO IN ITALIA
Prandelli ha detto: «Il centrosinistra ha lavorato bene contro la Spagna». Il centrosinistra calcistico in quella circostanza era costituito da Giaccherini e da Thiago Motta. Battuta inevitabile: primo esempio di centrosinistra a lavorare bene in Italia. Per tornare al calcio: giudizio così così.
Federico Balzaretti: 6
QUANDO IL TALENTO NON E' INDISPENSABILE
Scortato da molti pregiudizi, «battezzato» in debito di ossigeno, è la prova vivente che nel calcio il talento non è indispensabile. Servono altre qualità: e lui le esalta tutte firmando addirittura un gol (cancellato) con la Germania.
Riccardo Montolivo: 6,5
PENNELLATE D'ARTISTA E UN GRAVE ERRORE
Alzi la mano chi immaginava che potesse fare, e così bene, il ruolo di trequartista ritagliatogli su misura dal ct. Neanche la fidanzata al seguito, che ha abolito l’uso della foto dopo l’errore dal dischetto contro l’Inghilterra. L’assist per Balotelli è una pennellata d’artista.
Antonio Di Natale: 6
NON SMENTISCE LA FAMA DI CECCHINO
A Cracovia lo chiamano il cecchino perché in allenamento non sbaglia un solo tiro, da qualunque distanza. E appena viene chiamato (con la Spagna a Danzica) alle armi, ecco che infila il suo confetto. Sbaglia qualcosa contro l’Irlanda e spreca nel finale con la Germania.
Il ct Cesare Prandelli: 8
RIVOLUZIONARIO SILENZIOSO
Attenti ai rivoluzionari silenziosi: sono quelli che possono lasciare tracce sensibili del proprio lavoro. Non ha guidato solo la Nazionale alla finale più inattesa della storia azzurra.
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