Tutti, o quasi, vanno in vacanza, la giustizia sportiva no. Lunga audizione ieri, circa sei ore, per il presidente del comitato interregionale dei dilettanti, William Punghellini davanti al procuratore federale Stefano Palazzi. «Punghellini - hanno reso noto al termine i suoi legali Ferdinando Imposimato e Eraldo Stefani - ha ribadito che la sua azione è stata sempre rivolta a tutelare lintegrità e lautonomia del Comitato interregionale dilettanti e losservanza rigorosa della legge e dei regolamenti e ha illustrato la sua posizione a tutela esclusiva del mondo dello sport». Punghellini era stato convocato dalla procura a proposito della vicenda relativa al secondo filone delle intercettazioni dellinchiesta napoletana su Calciopoli per una telefonata con Luciano Moggi. Ma il numero uno della serie D «ha comunicato ai presidenti di Federcalcio e della Lega nazionale dilettanti che si asterrà solo dal presenziare alle riunioni del Consiglio federale e del Consiglio direttivo dei dilettanti fino allesito delle indagini della giustizia sportiva, mantenendo le sue attuali funzioni».
Interrogato da Palazzi anche il consigliere federale Gabriele Gravina e il dg del Palermo Rino Foschi intercettati telefonicamente con Big Luciano. «Di questa vicenda non voglio più parlare con nessuno», commenta Foschi. «Cè il segreto istruttorio e lo rispetto. Sono sereno. Certe cose non mi appartengono. Non è stato un interrogatorio, ma un chiarimento».
Gli interrogatori riprenderanno il 3 e il 4 gennaio ma, finora, non sono stati comunicati i nomi delle persone che saranno ascoltate. Procedono a ritmo serrato anche le indagini della Figc sulla vicenda che vede coinvolti i giocatori del Cagliari Pasquale Foggia e Davide Marchini.
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