
Dal 1985 e per circa vent'anni, ha ospitato il museo del cinema «Gianni Comencini», fino al 2011 i matrimoni civili di tante coppie milanesi (e non). Dopo anni di abbandono e progetti lanciati e tramontati (vedi il Museo della moda), c'è una «second life» per Palazzo Dugnani. Il complesso monumentale affacciato sui Giardini Montanelli, risalente al XVII secolo e con affreschi del Tiepolo ospiterà un museo dei media e delle immagini o - in alternativa - un polo scientifico. Il Comune ha aperto ieri un bando pubblico per la concessione degli oltre 5mila metri quadrati del Palazzo per 33 anni fissando le due opzioni. La base d'asta è di 1,633 milioni di euro ma servono lavori di restauro stimati in circa venti milioni, saranno scomputati dal canone accessorio.
«Palazzo Dugnani, all'interno dei Giardini di via Palestro, rappresenta una eredità preziosa di storia, architettura e cultura scientifica da valorizzare - sottolinea l'assessore al Demanio Emmanuel Conte -. Attraverso il bando auspichiamo di poter restituire nuovamente ai cittadini, nella sua totalità, un luogo che sarà dedicato al sapere e alla cultura, ampliando ulteriormente l'offerta museale della città». L'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi aggiunge: «Portiamo avanti il percorso di valorizzazione di uno dei più prestigiosi immobili della città, andrà a integrare l'offerta culturale complessiva, armonizzandosi con la programmazione delle nostre altre sedi museali». La gara è aperta fino al 29 agosto. Si rivolge a imprese, società, enti, raggruppamenti temporanei d'impresa e prevede che l'operatore che si aggiudicherà l'edificio storico provveda agli interventi per il suo restauro e alla sua apertura al pubblico con attività di interesse culturale ed espositive, definite in due possibili ambiti: quello scientifico, in relazione con il vicino Museo di Storia naturale e con i temi della sostenibilità, oppure della comunicazione visiva, della storia dei media e della percezione attraverso le immagini.
Il Palazzo, soggetto a vincolo e dichiarato di interesse storico artistico, si affaccia con un atrio porticato sui Giardini Montanelli e si sviluppa su tre piani fuori terra e un piano interrato.
Ha un fronte su via Manin, caratterizzato da una torretta belvedere a pianta ottagonale con lanternino, e l'altro con portici e logge verso la fontana del parco. I piani superiori sono decorati con stucchi e affreschi, nel salone principale su due piani gli affreschi del Tiepolo con episodi mitologici.
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