Palazzo Litta La cittadella della cultura

Palazzo Litta La cittadella della cultura

Palazzo Litta viene restituito alla città. Il 14 febbraio infatti le ferrovie, proprietarie dello stabile dal 1905 al 1996, hanno consegnato il palazzo al ministero dei Beni culturali. Il palazzo è in attesa di restauro per poter ospitare la cosiddetta «Cittadella della cultura». Il ministro per i Beni e le attività culturali Francesco Rutelli, ieri in visita a palazzo Litta, ha illustrato il progetto che gode di 5 milioni di finanziamenti derivanti dai fondi del Lotto, che vanno ad aggiungersi ai 2 milioni precedentemente stanziati. «Finalmente il palazzo viene restituito alla città - ha commentato il ministro -, nessun milanese, infatti l’ha mai potuto vedere». Il meraviglioso edificio settecentesco diventerà la sede degli uffici delle sovrintendenze, quella per i beni architettonici, i beni storico artistici e quella per i beni archivistici, che si trovavano in uffici angusti e insufficienti per i servizi che la direzione regionale dovrebbe svolgere sul territorio. «Un momento di gioia per noi - ha commentato Carla Di Francesco, direttrice regionale per i beni culturali -, finalmente potremo mettere a disposizione del pubblico tutti gli archivi dei vari uffici e la biblioteca, un patrimonio immenso. Inoltre, potremo fare attività culturale, come mostre, presentazioni di libri, convegni. Il progetto della “Cittadella della cultura” - ha proseguito la Di Francesco - prevede anche l’istituzione di laboratori di restauro pubblici, che permetteranno ai milanesi di vedere capolavori “sotto i ferri” come il soffitto di Lucio Fontana, e la creazione di un percorso vinciano di preparazione alla visita del Cenacolo. Stiamo pensando a video, materiali multimediali ed esplicativi per introdurre alla visita dell’opera».
Le novità per la cultura milanese non sono finite. Il ministro Rutelli ha anche annunciato l’istituzione di un tavolo per la cultura milanese, cui siederanno il presidente della Regione, quello della Provincia e il sindaco. I temi? «Il primo che affronteremo sarà certamente Brera, per questo sarà coinvolto anche il ministero competente, cioè il Miur. Il primo giugno, invece - annuncia Rutelli - si insedierà il consiglio nazionale per il design, un’iniziativa che coinvolgerà anche enti, università e industrie che operano nel campo».
Ma il tema veramente scottante della giornata è stato quello dell’Orchestra Verdi, che la prossima settimana terrà il suo ultimo concerto. «Abbiamo stanziato 500mila euro, e comunque abbiamo intenzione di risolvere la situazione in modo definitivo e non con un contributo eccezionale. Per questo nomineremo presto un professore della Bocconi che esaminerà il debito e i libri dell’orchestra».

Oggi in Comune verrà ascoltato Luigi Corbani, il direttore dell’orchestra, mentre la settimana prossima la commissione Cultura presenterà un ordine del giorno che invita giunta e sindaco a fare pressing sul governo perché sostenga l’ensemble.

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