Marta Bravi
«Donne, politica e impresa» è il titolo del convegno organizzato dallassessore alle Politiche sociali Tiziana Maiolo, che si è tenuto ieri a Palazzo Marino. Un convegno per parlare di donne tra donne: Maddalena Di Mauro, presidente della commissione consiliare Pari Opportunità, Cristiana Muscardini e Maria Stella Gelmini, rispettivamente coordinatrice regionale di An e Forza Italia, Barbara Ciabò e Laura Molteni consiglieri comunali di An e Carroccio, Antonella Maiolo, sottosegretario alla Presidenza regionale per i diritti del cittadino e le pari opportunità.
«Ladies di ferro» si potrebbero definire, richiamando la battuta dellassessore («Non dobbiamo essere delle signore Thatcher per poter entrare in politica, dove non regnano certo i signori Churchill»), quanto a tenacia e determinazione. E proprio per la posizione privilegiata che queste donne rivestono che la denuncia suona ancora più stridente: «Quanto a numero di donne in politica - dice la Maiolo - lItalia è dietro a Paesi africani e sudamericani». Immediato il richiamo alle quote rosa, che non tutte le signore presenti condividono (in primis la Gelmini) e il sostegno unanime al ministro Prestigiacomo, definita «donna ancora capace di piangere».
Per tirare le fila del discorso, lassessore sollecita le liste che correranno per le comunali a presentare una formazione al 50% composta da donne, così come donna dovrebbe essere il capolista di ciascun partito. «Non avremo mai una politica a favore delle donne, finché sono gli uomini al potere», conclude. Ma le donne vanno anche aiutate.
Linvito finale è di votare una donna. E il riferimento al candidato sindaco della Cdl appare scontato.
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