Palermo: cavalli macellati abusivamente, il responsabile finisce in manette

Il sottosegretario alla salute Francesca Martini si complimenta con i Nas per l'intervento. «Ma è ora che i cavalli, animali d'affezione, siano difesi maggiormente»

«È giunto il momento di porre fine a questo Far West che mette a repentaglio la salute delle persone e costituisce una vera barbarie nei confronti degli animali». Il sottosegretario alla Salute Francesca Martini commenta così l'operazione dei carabinieri del Nas in una struttura di Palermo utilizzata illegalmente come laboratorio di sezionamento e ricovero di equini. I militari hanno trovato sette cavalli tutti sprovvisti di documentazione identificativa e verosimilmente destinati alla macellazione, e hanno sequestrato circa 100 chilogrammi di carne proveniente dalla macellazione clandestina di un puledro, oltre ad attrezzature e utensili vari per la macellazione di animali e a una pistola munita di silenziatore, con conseguente arresto del responsabile, un34enne palermitano.
«Esprimo la mia grande soddisfazione per l'operazione condotta dai Nas in Sicilia, regione che purtroppo ancora una volta si distingue per le situazioni di illegalità - afferma la Martini -. Auspico che i servizi veterinari territorialmente competenti e le istituzioni nel loro complesso, con coraggio e senso di responsabilità, riprendano il controllo della situazione intervenendo fattivamente per ripristinare uno stato di diritto nel rispetto della normativa vigente, a tutela sia dei cittadini per quanto attiene la sicurezza alimentare che del benessere degli animali». E soddisfazione per l'operazione dei Nas palermitani la esprime anche la presidente dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali), Carla Rocchi. «Plaudo alla tempestività e all'efficacia - scrive Rocchi - con cui, ancora una volta, sono intervenuti i carabinieri del Nas, i cui uomini hanno sgominato l'ennesimo traffico criminale legato alla macellazione clandestina di cavalli.

L'Enpa - aggiunge - rinnova il suo impegno a fianco del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, affinché i cavalli siano riconosciuti come animali d'affezione e vengano così sottratti al circuito della macellazione sia illegale sia legalizzata».

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