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Palermo è una giungla: caccia a pantera e pitone

PalermoPrima la pantera, adesso il pitone. È caccia grossa nel palermitano. Da ieri carabinieri e guardie forestali sono alla ricerca, nelle campagne alla periferia di Cefalù, di un pitone. Le segnalazioni giunte al centralino del 112 parlano di un serpente lungo oltre due metri e di diametro di almeno 25 centimetri, avvistato in contrada San Nicola, nei pressi di un albergo. Sono stati i villeggianti della borgata marinara a informare i militari dell'arma che, ieri, per tutto il giorno, hanno tentato di verificare la veridicità della denuncia. Sino al tardo pomeriggio, però, non c'è stato alcun avvistamento. In campo anche le guardie zoofile che hanno battuto tutte le campagne e le zone piene di sterpaglie, probabile rifugio del serpente, ma nessuno è riuscito a vederlo.
In un altro angolo di Palermo da dieci giorni si vive nel terrore. Una pantera si aggirerebbe per i boschi di una collinetta a ridosso del quartiere Borgo nuovo. La presenza del felino era stata denunciata da una donna che assieme al figlio si era imbattuta nell’animale a due passi dalla sua abitazione in via Bronte. Per giorni quattro squadre della Forestale si sono date il cambio e hanno battuto tutta l'area attorno al quartiere muniti di armi con massicce dosi di narcotizzanti. Ricerche da Piano dell'Occhio a Poggio Ridente, San Martino delle Scale e tra via Castellana e via Misilmeri. Ricerche anche vicino a un allevamento di bovini, ma anche lì nessuna traccia, solo poche impronte, forse di un grosso cane.
La pantera libera, realtà oppure semplice leggenda? L'interrogativo infittisce il giallo perché gli investigatori della polizia, a mezza voce, hanno confermato di avere individuato l’abitazione dalla quale l'animale sarebbe fuggito. Una villa multimilionaria in via Bronte. Non si conosce l'identità del proprietario, ma si sa per certo che sarebbe un uomo piuttosto facoltoso, appassionato di animali esotici, tanto da aver trasformato la propria villa in un mini zoo all'interno della quale ci sarebbero oltre la pantera anche una scimmia e un coccodrillo. Dalla ricostruzione della forestale la pantera, libera nel giardino, sarebbe uscita dal cancello automatico, rimasto aperto per un guasto. Gli inquirenti coordinati dal sostituto procuratore Carlo Lenzi hanno anche intensificato i controlli in uno zoo fattoria nei pressi di Palermo dove il facoltoso milionario potrebbe avere acquistato illegalmente gli animali.
Con la pantera libera per le strade di Palermo le voci e gli aneddoti fantasiosi si sono moltiplicati. C'è chi parla di un animale di piccola stazza, chi invece giura di averne vista una molto grossa. Tanto che per qualche giorno le pantere da cercare sono state due. Una, invece, la "trappolona" organizzata sulle pendici della collina, si tratta di una gabbia di ferro molto grande all'interno della quale è stato messo un maialino, difeso da un recinto più piccolo, per attirare la pantera.

Sulla scelta del maialino come esca è intervenuta la Lav che ha fatto un appello alla prefettura e al corpo forestale di Palermo affinché sia sostituito «con metodi scientificamente collaudati» e che non comportino sofferenza ad altri animali.

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