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Palermo in picchiata, parola di Zamparini

Palermo in picchiata, parola di Zamparini

da Palermo

Un bruttissimo Palermo e un Chievo che, con il minimo sforzo, ottiene quanto voleva. Una gara inguardabile, da serie C, quella vista al Barbera. I rosanero sembrano incapaci di far gioco. Non è un Palermo da terzo posto. Empoli, Milan, Lazio e Fiorentina, hanno tutte le carte per raggiungerlo e superarlo nella lotta per la Champions. Una squadra senza schemi e ritmo e un Chievo che gioca un calcio lineare, che bada più a controllare la situazione che a colpire. E il presidente Zamparini denuncia: «Siamo in caduta libera», mentre viene annunciato il silenzio stampa. Del Neri, ex dal dente avvelenato, esce dal campo tra gli applausi, Guidolin e la sua squadra sono travolti dai fischi. Ma a proposito di fischi, quando dalla curva Nord un gruppo di ultrà intona «noi odiamo il Catania calcio», la curva Sud risponde con una bordata di fischi.
La gara per flash. Al 23' il Palermo va in vantaggio. Sammarco nel tentativo di respingere svirgola, il pallone finisce a Di Michele che, solo davanti a Squizzi, lo trafigge. Il guardalinee segnala un fuorigioco inesistente avendo l'attaccante rosa ricevuto la palla da un avversario. Il pareggio al 46', in piena zona recupero: Obinna raccoglie un pallone vagante e batte Fontana.

Da segnalare ancora un gran tiro di Di Michele parato da Squizzi al 6' della ripresa e una stangata di Caracciolo fuori di un soffio.

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