Cronaca locale

Berlusconi lancia l'allarme: "La Sicilia è sull'orlo del suicidio"

Silvio Berlusconi ha presenziato alla consegna del millesimo elicottero Aw139 di Leonardo. Nell'occasione ha parlato della situazione dell'isola

Berlusconi lancia l'allarme: "La Sicilia è sull'orlo del suicidio"

La Sicilia rischia il default, lo sa bene chi verifica i conti. Silvio Berlusconi non le manda a dire e ogni occasione è buona per dare una stilettata ai suoi avversari politici. "Il Mezzogiorno - dice l'ex premier - è fondamentale per far crescere tutta l’economia italiana, io sono stato ripetutamente in Sicilia, a fare campagne elettorali regionali: la Sicilia è un’isola, non vorrei esagerare, sull’orlo di un suicidio - ha detto il leader di Forza Italia a margine di un evento di Leonardo a Vergiate -. Se non si fa qualcosa di straordinario per la Sicilia viene fuori un problema enorme. Per il leader azzurro questo governo "terrà molto presente il Mezzogiorno, cosa che il governo passato aveva completamente dimenticato".

Berlusconi chiede un "piano Marshall" per il Meridione e fondi straordinari in particolare per la Sicilia lancia la proposta. Quello attuale "è un governo diverso che terrà molto presente questa parte d'Italia, il Mezzogiorno è una risorsa, cosa che il governo passato aveva completamente dimenticato e non ha mai compreso. Ricordiamoci che il Mezzogiorno è fondamentale per far crescere tutta l'economia italiana".

In serata è arrivata la replica del governatore Nello Musumeci. "Esprimo soddisfazione per le parole con cui il presidente Berlusconi riconosce l’attualità e l’urgenza del Piano straordinario per la Sicilia e il Mezzogiorno che invoco da mesi - dice il numero uno di Palazzo d'Orleans -. Questa Terra è stata massacrata e devastata da troppi che, a Palermo come a Roma, hanno tradito la fiducia degli elettori. Come se non bastasse è di questi giorni la notizia che il disavanzo accumulato in circa trent’anni è arrivato a oltre 7 miliardi di euro.

Noi ci facciamo carico anche del risanamento, come mai accaduto nel passato. Ma lo Stato non può restare a guardare: vogliamo fatti

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