Coronavirus

Coronavirus, dalla Lombardia si trasferiscono a Pantelleria

Il sindaco di Pantelleria rivela le sue preoccupazioni, ma precisa. "Non si sono casi di Coronavirus". E spiega che i bergamaschi sono in quarantena

Coronavirus, dalla Lombardia si trasferiscono a Pantelleria

Non ci sono casi di Coronavirus a Pantelleria, isola in provincia di Trapani. Lo precisa subito il sindaco dell'isola siciliana Vincenzo Campo. Che però non nasconde la su preoccupazione. E tanta, specifica il primo cittadino. Pantelleria è un'isola in cui abitano quasi 8 mila anime. Più vicina all'Africa che all'Italia. D'estate i numeri dei residenti crecono a dismisura. Ma nel corso dell'emergenza Coronavirus, alcuni abitanti del Nord Italia hanno scelto di trascorrere qui loro qurantena.

I dammusi, le tipiche casette dell'isola, trasformate in una sorta di "buen retiro". Tantissimi i bergamaschi, soprattutto, che hanno fatto ritorno nelle loro case estive. Un esodo che preoccupa il sindaco: "Non c'è alcun allarme, ma molta preoccupazione - dice il primo cittadino ad Italpress - Chi è partito dalle aree del bergamasco è arrivato prima che venissero decise le ultime restrizioni sul territorio decretate dal Governo. Ora tutto è affidato al buon senso, alla coscienza e al senso civico delle persone che dovrebbero rispettare la quarantena". E secondo quanto è riuscito ad appurare il sindaco, chi dalla Lombardia è volato in direzione di Pantelleria starebbe comunque rispettando le disposizioni stabilite dal governo regionale, denunciando la propria posizione e rispettando il periodo di quarantena. "Per fortuna non ci sono casi sospetti di Coronavirus - prosegue Campo - Sappiamo che una decina di persone si trovano in isolamento fiduciario e vi resteranno per 14 giorni. Però non posso negare la forte preoccupazione. Abbiamo un piccolo ospedale che non è pronto a fronteggiare un'eventuale emergenza".

La presenza dei bergamaschi nell'isola aveva un po' scatenato ansia e preoccupazione nei cittadini residenti. Tanto che il sindaco, attraverso una diretta facebook sulla pagina del comune, ha voluto chiarire che non ci sono casi di covid-19 nell'isola e che le persone arrivate dal Nord si sono autodenunciate e resteranno volontariamente a casa per il periodo previsto dalle ordinanze sia nazionali che regionali e comunali. In totale sarebbero una trentina. "Siamo un'isola, siamo una barca in mezzo al mare - dice il sindaco - se dovessero esserci dei casi rischiamo di fare la fine di quella nave crociera alla quale lanciavano i viveri dall'alto. Essere un'isola ci può salvaguardare fino ad un certo punto".

La diretta del sindaco è servita un po' per smorzare i toni, ma soprattutto evitare l'accrescere dell'ansia e della preoccupazione: "Con un minimo di precauzione ce la possiamo fare - ha detto Campo - Se collaboriamo possiamo ottenere ottimi risultati. Il mio invito di stare a casa è anche per gli anziani, soprattutto per quelli che hanno patologie e sono deboli. Ma occorre che anche i giovani stiano attenti perchè se è vero che il coronavirus colpisce più facilmente gli anziani e tra loro è la più alta percentuale di morti, è anche vero che i figli possono essere portatori del virus". Il sindaco ha poi invitato tutti a segnalare eventuali persone che provengono dalle zone maggiormente colpite dal virus: "Il mio telefono è sempre aperto. Siamo tranquilli, ma bisogna restare uniti tutti, panteschi e coloro i quali hanno una casa a Pantelleria".

Intanto, nonostante l'emergenza Coronavirus, una donna è stata costretta a lasciare l'isola per partorire. Si chiama Marta e ha 26 anni. Dal 2 marzo il punto nascita dell'ospedale Nagar è stato nuovamente chiuso e le donne incinta dalla 37esima settimana devono recarsi sulla terraferma. Una notizia che la giovane futura madre ritiene sconvolgente a livello emotivo e fisico in quanto il marito non può fermarsi con lei per motivi di lavoro e teme per l'epidemia di coronavirus. "Ho dovuto organizzarmi con i miei genitori. Oltre a questi problemi - ha scritto in una lettera Marta - c'è anche la preoccupazione per il coronavirus che sta avendo una evoluzione tanto veloce e che è arrivato anche in Sicilia.

Affrontare tutto ciò non è facile, tutta la preoccupazione e il nervosismo vengono trasmessi anche al mio bambino, in questi ultimi giorni non è molto consigliato avere delle preoccupazioni così forti che mi fanno star male anche fisicamente e mi fanno passare molte notti senza dormire".

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