Cronaca locale

Ubriaco tenta di strangolare la moglie: arrestato mauriziano

La donna, preoccupata, era andata a cercarlo per strada. Una premura che però non è piaciuta all'uomo che, ubriaco, ha iniziato a picchiarla con calci e pugni. Poi il tentativo di strangolarla

Ubriaco tenta di strangolare la moglie: arrestato mauriziano

Ubriaco ha tentato di strangolare la moglie che preoccupata lo aveva cercato in strada. I carabinieri della stazione piazza Verga di Catania, coadiuvati da quelli della stazione di Ognina, hanno arrestato in flagranza di reato un mauriziano di 35 anni, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, minaccia aggravata e lesioni personali, reati commessi nei confronti della moglie, di 33 anni.

La donna, preoccupata, era andata a cercarlo per strada, mentre l'uomo si trovava in compagnia di un amico. Una premura che però non è piaciuta all'uomo ubriaco, che al rientro nell'abitazione in preda a un vero e proprio raptus di follia, esaltato anche dall'abuso di alcolici, ha iniziato a inveire contro la poveretta sfasciando gli arredi di casa. A nulla sono valse le suppliche della donna che lo invitava a calmarsi. Anzi le parole della moglie hanno ottenuto l'effetto contrario. Queste hanno generato ancor più rabbia nell'uomo che l'ha aggredita colpendola con diversi schiaffi e pugni, per poi tentare di strangolarla mentre le gridava: "Ti ammazzo, non ti voglio nella mia vita, pagherai per quello che hai fatto".

Alcuni parenti della donna sono intervenuti ed è partita la chiamata al 112, che ha permesso ai carabinieri di giungere in pochi minuti sul posto ed ammanettare l'aggressore. La donna, accompagnata al pronto soccorso dove le sono stati riscontrati ematomi sparsi e trauma alla colonna cervicale, lesioni giudicate guaribili in una decina di giorni. L'arrestato è stato portato in carcere.

Quello di oggi è il secondo caso in sette giorni di violenza nei confronti di una donna a Catania. Soltanto una settimana fa, i carabinieri hanno arrestato in flagranza un nigeriano di 31 anni, poiché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, reati commessi nei confronti della compagna, una connazionale di 26 anni. È accaduto all'interno di una abitazione di via Grotta Magna dove l'uomo, per motivi futili, ha aggredito la giovane compagna colpendola in diverse parti del corpo con calci e pugni, e ferendola con dei cocci di bottiglia. La donna è riuscita a chiedere aiuto chimanado il 112 e consentendo l'intervento sul posto dell'equipaggio della gazzella che, bloccato l'uomo ancora intento a strattonare e minacciare la donna, l'ha fatta soccorrere dai sanitari del 118. Alla donna è stato diagnosticato un trauma facciale e cranico con ecchimosi e contusioni in varie parti del corpo e sono stati applicati punti di sutura, lesioni giudicate guaribili in 15 giorni.

L'uomo è stato allontanato dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla donna.

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