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Pamplona, nel giorno di Hemingway, un eroe nella corsa dei tori

Nel 50° anniversario dell'ultima visita dello scrittore che rese famosa la festa di San Fermin l'encierro è stato velocissimo ed emozionante ma senza incornati: protagonista un uomo che ha corso accanto ai tori all'esterno della curva più pericolosa. Ma c'è chi reclama «più rischio»

Pamplona, nel giorno di Hemingway, un eroe nella corsa dei tori

VELOCITÀ ED EMOZIONI. Il terzo encierro dei Sanfermines 2009 fa discutere Pamplona e gli appassionati. In quella che è stata la corsa più veloce delle tre finora tenutesi nelle vie della capitale di Navarra, i tori dell'allevamento toledano del Ventorrillo hanno sicuramente dato vita a un encierro emozionante e ricco di spunti; nonostante l'iniezione di adrenalina, però, tra gli «aficionados» non manca chi punta il dito contro corse «poco rischiose» (!) e tanto affollate da risultare scontate.
ORDINE E DISORDINE. I sei tori del Ventorrillo sono stati protagonisti di un'ottima partenza e di un lungo tratto assolutamente perfetto. Velocissimi per tutta la Cuesta di Santo Domingo, sono arrivati all'Ayuntamiento compatti e in una formazione quasi a testuggine: tre manzi a tirare e i sei tori a seguire, in fila per coppie. Uno spettacolo non consueto. Il pericolo è però arrivato lungo calle Estafeta, dove una caduta di un toro castano ha provocato tensione e impatti anche violenti - seppure fortunatamente incruenti. Ma lo spirito gregario della mandria ha avuto la meglio e gli animali hanno ricominciato compatti la loro corsa, entrando nella Plaza de Toros quasi in formazione completa, con un capofila e gli altri cinque tori a seguire.
«EL TIO DE MERCADERES». Oggi più degli altri giorni il replay ha mostrato piccoli squarci di pericolo, eroismo ed incoscienza. Non è il caso di quello che è stato ribattezzato sui siti «el valiente de Mercaderes», il «coraggioso» la cui impresa è sembrata subito straordinaria e folle senza ausilio della moviola. Con la mandria velocissima e compatta nel tratto seguente a Plaza Consistorial, un uomo si è affiancato alla sinistra dei tori, correndo al loro fianco sull'esterno della curva Mercaderes, il tratto dal quale ogni corridore si tiene debitamente alla larga. Qui la velocità e la forza centrifuga porta i tori ad allargare la traiettoria, travolgendo ogni cosa posta sul lato sinistro di calle Estafeta. Per fortuna (o forse per rischio calcolato), il tizio ha trovato la via libera, correndo per oltre 50 metri tra muro e tori in quella che sui siti è stata definita «la corsa più eroica da anni a questa parte» e anche «un colpo di fortuna di un incosciente». Stessa fortuna toccata a un altro partecipante che aveva pensato di aspettare immobile i tori proprio su quella curva: un corno di un toro gli ha sfiorato il viso e di sicuro il ragazzo (uno straniero) non ripeterà la sciocchezza di mettersi a fare lo spettatore in quel punto. Oltre al coraggioso di cui sopra, la moviola ha mostrato anche la dinamica della caduta di due tori nell'Estafeta: nel tentativo di colpire un toro, un ragazzo perde l'equilibrio e provoca la caduta di un animale. Nello scontro cade anche un uomo, che trovandosi davanti al toro caduto, si rialza immediatamente. Mossa istintiva, ma sbagliata: un toro nero arriva si slancio, supera il «collega» per terra e centra in pieno l'uomo. Fortunatamente con una testata e senza affondare le corna. Altri tre i momenti di tensione: quando due ragazzi corrono tenendo un toro per il corno sinistro (pericolosissimo, perché si corre il rischio di distrarlo); quando nella curva Telefonica una caduta multipla dà luogo a un montòn (un'ammucchiata di corridori) sul quale irrompe con tutto il suo peso un manzo; e quando nel Callejon un altro ottimo ragazzo con indosso la maglia della Real Sociedad (la squadra di calcio di San Sebastian), si distingue per una corsa davanti a un toro compiuta con in mano il giornale, a segnare la distanza dall'animale: praticamente uno spot di come si dovrebbe correre l'encierro secondo tradizione, contrapposto alla maniera troppo chiassosa, irrispettosa e sciocca di troppi novelli corridori.
LA POLEMICA. Ed è proprio questo tema uno degli argomenti di discussione sui forum dopo la terza corsa, che comincia a dare un quadro parziale degli encierros dell'anno. Sono in molti che condannano l'ansia di protagonismo dei novellini, degli stranieri, di chi pensa di essere su un palco. Protagonisti sono i tori, non i corridori. Loro si devono limitare a dimostrare il loro coraggio correndo davanti alla mandria, cosa sempre più difficile per l'affollamento e soprattutto perché - come accaduto stamattina - sempre più spesso la mandria è «tirata» dai manzi e i tori seguono a ruota. «Con tori così privi di personalità si snatura l'encierro», si legge sul forum del Diario de Navarra. Sotto accusa anche l'anti-slittante sparso sulle strade: «Sto guardando su YouTube encierros degli anni 80 e 90 - scrive Pamplonica -: non c'è paragone. Qui i tori non scivolano più, corrono su binari, sono ipnotizzati. L'unica maniera di rendere le corse emozionanti come prima è eliminare i manzi e togliere l'anti-scivolo dal selciato». Insomma, poche cadute, pochi gesti eclatanti di eroismo e nessun episodio in cui i tori perdono contatto con la mandria e cominciano a caricare la folla. C'è chi lo ritiene un «ammorbidimento» inammissibile della pericolosità dell'evento e chi invece - dopo aver corso - invita chi vuole «sangue e spettacolo» a correre, invece di pontificare sui forum.
IL BILANCIO SANITARIO. Emozione, pericolo, eroismo, ma nessun incornato, come nell'encierro del 7 luglio. Nonostante le prime fonti parlassero di una ferita «por asta» e 5 ricoverati, in realtà il bilancio conclusivo è di 7 ricoverati per traumi. Uno per trauma cranico nell'Ayuntamiento, due in Mercaderes (trauma lombare e trauma costale), due nell'Estafeta (uno per contusioni e uno per la rottura del naso), e due nella Telefonica (ferita al ginocchio e rottura di una mano).
LE STATISTICHE. L'encierro di oggi, corso in 2'20", è uno dei più veloci degli ultimi anni (il più rapido dal 2006): il 15° più veloce di sempre e il 6° più veloce mai corso di giovedì. I tori del Ventorrillo, alla loro seconda apparizione dopo il debutto (con un incornato) dell'anno scorso, erano in media più leggeri rispetto al 2008, con due tori castani inferiori ai 500 kg (Garrochisto e Bajezo) ma con un «peso massimo» come Ali-Roto (645 kg). Paradossalmente, questo colosso è stato il primo ad entrare nell'arena.
«FIESTA». Oggi 9 luglio è anche il giorno del 50° anniversario dall'ultima visita di Ernest Hemingway ai Sanfermines che ispirarono il suo romanzo «Fiesta» del 1927. Per celebrare lo scrittore che rese la tradizione dell'encierro un affascinante caso letterario, la città di Pamplona ha deciso di dedicargli una giornata intera. Presente il nipote del Premio Nobel, John Patrick Hemingway, si è tenuto il concorso di sosia dell'autore morto suicida nel 1961, vinto dallo statunitense Tom Grizzard. E sempre alla presenza dell'erede di Hemingway la sindaco di Pamplona - Yolanda Barcina - ha inaugurato una statua di bronzo dello scrittore, alla quale ha personalmente legato al collo il tradizionale pañuelo rosso, il fazzoletto simbolo dei Sanfermines.
IL PROGRAMMA.

Nel pomeriggio la terza corrida della Feria del Toro, con El Cid, Sebastian Castella e José Maria Manzanares, mentre domani sarà la volta dei tori dell'allevamento di Jandilla (Cadice).

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