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Pamplona, primo encierro veloce e senza incornati

Il primo encierro della festa di San Firmino, tenutosi stamattina alle 8 nel giorno dedicato al santo patrono, si è corso in 2'28". Bilancio
sanitario positivo: nessun ferito da incornata e soli 4 ricoverati in ospedale per traumi da calpestamento. Affluenza non eccezionale

Pamplona, primo encierro veloce e senza incornati

Il primo encierro della festa di San Firmino, tenutosi stamattina alle 8 nel giorno dedicato al santo patrono, si è corso in 2'28". Bilancio
sanitario positivo: nessun ferito da incornata e soli 4 ricoverati in ospedale per traumi da calpestamento. Affluenza non eccezionale 

IL SANTO PROTETTORE. Le preghiere della mattina hanno funzionato. Nel giorno del santo patrono di Pamplona, il 7 luglio, il primo encierro della festa si è infatti concluso senza incidenti di rilievo, con soli 4 feriti trasportati nei due ospedali cittadini. Merito di San Firmino, davanti alla cui statua i corridori brandiscono per tre volte il loro giornale (con cui dovrebbero aizzare i tori in corsa) e innalzano le loro preghiere. Un momento che precede di poco l'apertura dei cancelli del recinto e la corsa vera e propria. Un momento in cui si uniscono sacro e profano, superstizione e appartenenza culturale; tanto è vero che quest'anno, per la prima volta, al tradizionale coro in spagnolo («A San Fermin pedimos, por ser nuestro patrón, nos guíe en el encierro dándonos su bendición»), è seguito il coro in euskera, la lingua basca che conta parecchi parlanti anche in Navarra.
RAPIDO E PULITO. Il primo encierro dei Sanfermines 2009 si è contraddistinto per la velocità e l'ordine. L'affluenza non straordinaria (è vero che è un martedì lavorativo, ma è anche vero che l'encierro del 7 luglio, giorno del patrono, è tradizionalmente molto popolato) ha sicuramente contribuito a evitare imbottigliamenti lungo il percorso, anche se la presenza di corridori stranieri o inesperti ha creato come al solito momenti di pericolo. Perché se è vero che la corsa è durata solo 2 minuti e 28 secondi (il 41° encierro più veloce della storia, a soli 16 secondi dal record di 2'12" dell'8 luglio 1998), di episodi da raccontare durante gli 848 metri del percorso ce ne sono sempre.
IL TORO VELOCISTA E IL BELL'ADDORMENTATO. I tori dell'allevamento Alcurrucén (provenienti da Caceres, nella regione spagnola dell'Estremadura), dopo tre anni di assenza da San Firmino, hanno dato buona prova di sé. Già sulla salita di Santo Domingo, un toro nero aveva preso la guida della mandria, sopravanzando i manzi. Una vera e propria fuga, con il toro che acquistava sempre maggior velocità fino a inciampare in un ragazzo caduto a terra poco dopo l'Ayuntamiento. La mandria a questo punto perdeva velocità, affrontando il punto più pericoloso (la curva di Mercaderes) senza problemi né scontri. Un grosso cero a San Fermin, invece, dovrà accenderlo il giovane che - commettendo il grave errore di rialzarsi da terra nonostante il sopraggiungere della mandria - è stato investito dai tori: se il colpo fosse stato inferto con le corna invece che con il muso, le conseguenze sarebbero state ben più gravi. Molta sfortuna e al contempo una buona stella, poi, per il ragazzo che sul rettilineo dell'Estafeta si è trovato di fronte un altro corridore sbilanciato: l'impatto lo ha sbalzato al centro della strada, dove è stato sballottato tra due tori senza però riportare ferite. Uno dei due animali - il toro da 610 kg chiamato Risueño - si è attardato in questa occasione, sganciandosi dal resto compatto della mandria e arrivando in ritardo nella Plaza de Toros. Singolare, infine, quanto accaduto all'ingresso dei tori nell'arena, con una persona riversa a terra proprio all'ingresso della mandria. Le riprese lo mostrano immobile, con i tori che all'ultimo istante, prima di calpestarlo, cambiano traiettoria e lo scansano, prima che gli inservienti lo trascinino via a peso morto. Un ubriaco, un malore, un pazzo con tendenze più autodistruttive degli altri corridori, non è dato sapere.
IL BILANCIO MEDICO. Nel suo complesso, il primo encierro (quello in cui i corridori principianti prendono confidenza con la corsa) è stato teso ma sostanzialmente quasi perfetto. Come detto, i feriti trasportati in ospedale sono quattro: uno che ha riportato diversi traumi nella Cuesta di Santo Domingo, il ragazzo investito dal toro poco dopo l'Ayuntamiento (che ha riportato anche una ferita all'orecchio), e due persone travolte nell'Estafeta (uno con trauma lombare e uno con una ferita al braccio). Nel computo non rientrano i feriti lievi, quelli di cui si occupano gli infermieri dislocati nei 16 punti di pronto soccorso posti lungo il percorso (uno ogni 53 metri). E nel computo ovviamente non rientrano le 351 persone che hanno dovuto ricorrere alle cure mediche durante la notte per piccoli traumi e - soprattutto - abuso di alcolici.
LE STATISTICHE. Come detto, l'encierro di oggi è stato il 41° più veloce di tutti i tempi e il 7° più veloce tra quelli corsi di martedì. Si è anche trattato del 130° encierro senza incornate (le famigerate «heridas por asta») e ha confermato la tendenza dei tori di Alcurrucén a corse pulite e veloci, dato che anche nelle precedenti quattro apparizioni a Pamplona le mandrie di questo allevamento non avevano mai corso in un tempo superiore ai 3 minuti e soprattutto non avevano mai incornato nessuno.
IL PROGRAMMA. Dopo l'encierro, si è tenuta la processione di San Firmino, presieduta dall'Arcivescovo di Pamplona Francisco Perez Gonzalez, mentre per tutto il giorno si susseguiranno gli spettacoli per bambini, le danze dei Gigantes y Cabezudos (delle maschere dalla testa enorme) e gli spettacoli di musica di strada e di fuochi artificiali. Con una particolare attenzione alla prima corrida della Feria del Toro, dove i sei tori che hanno corso stamattina verranno affrontati da Miguel Tendero, Luis Bolivar e Salvador Castro.

Domani i protagonisti del secondo encierro saranno invece i tori andalusi dell'allevamento storico di Cebada Gago.

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