Panico in Georgia «I russi ci invadono»: ma l’annuncio tv è uno scherzo

Non era vero niente e lo «scherzo» ha suscitato reazioni critiche e polemiche, anche in Russia. Ma l’allarme si è subito diffuso a macchia d’olio, ed è stato solo allora che la verità è emersa, che il conduttore ha abbandonato i toni concitati e ha informato il pubblico che quanto era stato mostrato documentava non quanto stava accadendo veramente, ma quanto potrebbe succedere in un futuro più o meno prossimo. Un notiziario burla su una televisione georgiana ha gettato ieri nel panico i residenti: nel corso della trasmissione l’annunciatore ha detto che l’esercito russo aveva invaso la Georgia e ucciso il presidente Mikhail Saakashvili. La televisione privata Imedi, la terza rete più popolare del Paese, ha mandato in onda il falso allarme durante il notiziario Khronika delle 20 di sabato sera (ora locale), un orario in cui gran parte dei quattro milioni di abitanti è davanti alla televisione. Altre emittenti hanno ripreso la notizia, diffondendola ulteriormente, fino a costringere la televisione Imedi a far scorrere un rullo nei suoi successivi programmi per chiarire che si trattava di «un’imitazione», ma lo scherzo ha suscitato un’ondata di critiche contro l’emittente.
«Molta gente è rimasta psicologicamente traumatizzata», ha protestato un dirigente dell’opposizione, Nino Bourdjanadze, che ha puntato il dito contro il presidente Saakashvili. «Sono sicuro che ogni secondo di questo programma ha ricevuto l’approvazione di Saakashvili», ha detto all’Afp l’ex presidente del Parlamento georgiano. «Il modo in cui questo governo tratta la popolazione è scandaloso». L’emittente aveva anche riferito che Bourdjanadze e l’ex primo ministro Zourab Nogaideli si erano recati in Russia e avevano chiesto ai militari di ammutinarsi. Ma Bourdjanadze ha detto che si tratta di una calunnia e che denuncerà l’emittente. Anche il presidente Saakashvili ha criticato il servizio, definendolo «sgradevole».

«Ma la cosa più sgradevole è che è estremamente vicino a ciò che può arrivare dal nemico della Georgia», ha detto, alludendo alla Russia. Georgia e Russia hanno da poco riaperto la loro frontiera terrestre dopo oltre tre anni, un segnale di disgelo dalla guerra del 2008.

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