Il Pantheon chiude, la musica è finita

Si chiude baracca e burattini. È domenica, sono le 18, e il Pantheon brulica di musicofili e turisti immersi nelle variazioni barocche di musicisti di chiara fama. Purcell, Bach, Muffat, Vivaldi, roba seria che se la interrompi è meglio che la lasci perdere. Quando, alle 18,01 succede l’incredibile: il custode e l’impiegata varcano la corda che divide i musicisti dal pubblico e chiedono a tutti di lasciare immediatamente il monumento. Non c’è che dire: la puntualità quando si deve andar via (leggi fugone) è un vanto nazionale. Il motivo? «La domenica il Pantheon chiude alle 18». Punto. Tutto documentato in un video già su Youtube. Filmato che ha già fatto il giro del web mettendo in imbarazzo l’immagine di Roma e dello Stato, che attraverso il ministero dei Beni culturali, gestisce il monumento. Il pubblico, dopo l’interruzione perentoria, non ci sta: protesta, urla, fischia e applaude l’orchestra, ripete «suonate» ai musicisti. Niente da fare, i custodi sono irremovibili, interviene la vigilanza e l’orchestra è costretta a sbaraccare. L’arte questo si merita: due impiegati e un orologio. Per la cronaca mancavano quattro minuti e trenta secondi al termine dell’esibizione, c’era da ultimare l’ultimo movimento di In exitu Israel, ma i due non ne hanno voluto sapere. Del resto il contratto parla chiaro.


«Si rabbrividisce a pensare che queste cose possano accadere in una capitale come Roma. Quel video è una condanna all’immagine internazionale della nostra città, una vera e propria vergogna», ha commentato il deputato romano del Pd, Roberto Giachetti. «Che vergogna», ha aggiunto.

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