Cultura e Spettacoli

Paola Saluzzi: «No ai reality preferisco la Tv dei vescovi»

«La Rai non mi cerca da due anni. Ma sono pronta ad ascoltare il nuovo direttore generale. E anche Mediaset. Sat 2000 è una Tv che rispecchia i miei valori»

Laura Rio

da Milano

È divorziata ma la Tv dei vescovi l’ha voluta per un nuovo programma. Mette in luce la sua bellezza ma ha fatto causa a tutti i siti Internet che raccolgono sue foto osè. Gira spot come testimonial di iniziative benefiche ma se qualcuno le pesta la coda è pronta a reagire come un rottweiler. Paola Saluzzi, scomparsa dal video da due anni, non smentisce la sua immagine di donna e giornalista (autosospesa) impegnata, dalla faccia pulita, i valori chiari, ma senza quell’alone mite e perfettino che tanto irrita. Nella lista dei volti femminili Rai messi in panchina (assieme a Cuccarini, Carrà, Sampò, D’Eusanio), torna in video grazie a Sat 2000 (sul satellite e in digitale terrestre), la rete della Cei su cui la conduttrice non avrà la stessa visibilità che ha avuto sulla Tv di Stato, ma che le dà uno spazio nelle sue corde. Il programma si intitola Novecento controluce e partirà a gennaio (il lunedì dalle 20 alle 21 fino a giugno): un’intervista faccia a faccia a grandi personaggi del ’900, da Carla Fracci ad Armando Trovajoli, a Renato Bruson, a Sergio Zavoli a Candido Cannavò a don Benzi.
Signora Saluzzi, la Rai le ha chiuso le porte: il ritorno su Sat 2000 è una scelta o un ripiego?
«Ho semplicemente accettato perché mi è stato chiesto con garbo e sollecitudine. Perché questo canale rispecchia quello che io sono e perché non voglio tradire il mio pubblico che conosce chi sono e i valori in cui credo. Farò la tv che mi piace: dei personaggi intervistati cercherò di tirare fuori l’aspetto intimo e familiare, la loro piccola e grande storia quotidiana».
L’ultimo suo programma in Rai è stato Linea verde, prima ha condotto I fatti vostri, Unomattina e tanti speciali. Si è data una spiegazione del suo allontanamento?
«No. Non l’ho ancora capito. Ho bussato tante volte alla porta di Cattaneo (l’ex direttore generale), lo ho rincorso dappertutto, ma non mi ha mai dato una risposta».
I maligni dicono che lei era troppo legata alla gestione precedente (in particolare all’ex presidente Rai Roberto Zaccaria)...
«Sono pronta a querelare chiunque parli ancora di quei pettegolezzi stupidi. Bisogna invece dire che sotto la gestione Zaccaria-Saccà-Celli ho lavorato in una Rai meritocratica. Non altrettanto nella gestione successiva. Ma io non faccio l’errore di confondere la Tv di Stato con le persone che ci lavorano: ce ne sono di buone e di cattive. Ora c’è un nuovo direttore generale, Meocci, che mi sembra di grande educazione. Sono pronta a riascoltare i dirigenti se mi vorranno contattare. Ma non per partecipare a reality: è l’unica cosa che mi è stata proposta negli ultimi due anni e ho rifiutato decisamente. Anzi, proprio per questo rifiuto, poi non ho fatto più nulla».
Intanto, nel tempo libero dalla Tv, è tornata al cinema, in una parte molto delicata nel film Forever blues di Franco Nero.
«Sono una madre vittima delle continue violenze psichiche e fisiche del marito che cerca di salvare se stessa e il figlio semiautistico grazie all’aiuto e all’amore di un anziano bluesman. Ho accettato questa parte per stare vicino a tutte le donne abusate e offese. È un grande dovere cercare di fare cadere quel muro di omertà che c’è ancora su queste situazioni disastrose. Per me è un impegno morale, non solo pubblico, ma anche privato. A dicembre parto per l’Angola dove farò da testimonial per le iniziative di volontariato dei salesiani»
Audrey Hepburn, simbolo di eleganza e impegno, sarà il suo mito...
«Assolutamente. Fin da ragazzina. Era un’icona di grazia e bellezza, e con il suo volto dava voce a tanta gente infelice».
Sat 2000 l’ha scelta nonostante lei sia una donna divorziata.
«Ho posto il problema ai dirigenti della rete che mi hanno risposto con un sorriso. Il mio matrimonio è stato uno di quegli errori che capitano nella vita, portato avanti con ostinazione fino a quando è stato possibile. Sono una donna che esprime liberamente il proprio pensiero e lo farà anche su Sat 2000: comunque ho il dono della fede e su questioni etiche come aborto e inseminazione artificiale le mie idee sono vicine a quelle della Chiesa».
E se la dovesse cercare Mediaset?
«Sono sul mercato. Non ho preclusioni. Ovviamente sempre per programmi che non si allontanino dalla mia personalità».
Quelle foto seminude che circolano su Internet?
«Fotomontaggi...

non ho il seno così grosso».

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