Alessia Marani
da Roma
Aveva rapito i figli di 9 e 10 anni, di loro non si avevano più tracce dal 2001 quando il tribunale di Roma affidò i minori alla mamma, Eva Sordino, 32 anni. Due giorni fa, luomo, Raffaele Casamonica, 34 anni, latitante per reati dusura, è stato rintracciato dagli agenti della squadra mobile di Roma, con laiuto della polizia ceca, per le strade di Praga. Non aveva documenti con sé e fermato con il pretesto di un controllo è stato accompagnato negli uffici della divisione criminale del posto. Con lui i due ragazzini, la più grande una femminuccia. «La mamma? Non labbiamo, è morta», rispondono ai poliziotti. Accertamenti incrociati con i colleghi italiani, la scoperta che sulle spalle delluomo pende un mandato di cattura internazionale in seguito a unindagine dei carabinieri su un giro di prestito «a strozzo» nella capitale: il puzzle viene ricomposto e quella dei tre Casamonica in Repubblica ceca «per vacanza», come prova a spiegare il padre in prima battuta, è tutta unaltra storia. Eva, la mamma, infatti, è viva, a Roma, che li aspetta. Dal 2001 lotta disperatamente per poterli riabbracciare. Dal 2003 sulle tracce di Raffaele e dei bimbi ci sono anche gli uomini della quarta sezione della mobile, diretta da Dania Manti. «Le abbiamo provate tutte - dice la dirigente - per ricostruire i movimenti di Raffaele fino a Praga. Ma non è stato facile per il clima fortemente omertoso della famiglia dorigine». Ville di lusso, fiammanti Testa Rossa, Jaguar e Rolls Royce, gioielli e conti a sei zeri in paradisi fiscali, a Roma i «Casamonica» (nomadi stanziali) rievocano inchieste dellAntimafia, sequestri e arresti «eccellenti» fin dagli anni 80. Lultima confisca è del marzo 2005 quando la Dia mette i sigilli a un patrimonio da 60 milioni di euro. Denaro e beni che gli inquirenti ritengono provento di usura, estorsione e riciclaggio. Di Raffaele, «rampollo» di famiglia, bel viso, occhi magnetici, Eva sinnamora a 22 anni. La ragazza è di buona famiglia, lavora nellautosalone del padre, sullAnagnina. Nel 95 vanno a vivere assieme, nella villa di lui. Nasce la prima figlia. Per i parenti di Raffaele Eva è la «civile». La ragazza, poi, proprio non ce la fa ad adeguarsi alle regole imposte dalla suocera: niente gonne corte, niente costumi per il mare, pulizie à go go e soprattutto niente da ridire di fronte ai tradimenti del compagno. Nel 98 Eva decide di separarsi. Ma comincia il calvario. Botte, minacce: la concessionaria del padre viene data alle fiamme, così la sua auto e la sua abitazione. Ma la donna non sarrende. Nel 2001 ottiene laffidamento dei figli e il padre perde la potestà genitoriale. Per lui si profila anche il carcere in merito a una vicenda dusura contestata nel 93. Luomo scappa, rapisce i figli. Racconta loro unassurda storia: «La mamma è morta». Li porta prima a Chieti, poi a Pescara e in altre città del Centro Italia. Quindi alcuni mesi fa approda a Praga. In tutto questo tempo i ragazzini non vanno a scuola. Eva non demorde, lancia un appello a «Chi lha visto?». Ieri, i bimbi sono tornati a Roma. Probabilmente il papà prima di lasciarli andare, ha detto loro che la madre era viva ma che li aveva abbandonati.
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