Il Papa «Il crollo delle grandi banche americane è avarizia e idolatria che oscura il vero Dio»

Un question time di due ore. Non già nella Camera dei deputati. Ma in Vaticano. Tema: il crollo delle grandi banche Usa. Cause: «il peccato dell’avarizia e dell’idolatria del denaro». Una denuncia dura e impietosa, quella di Benedetto XVI durante il tradizionale incontro d’inizio Quaresima con il clero romano. Papa Ratzinger ha osservato inoltre che «la Chiesa deve vigilare e denunciare gli errori fondamentali dimostratisi con il crollo delle banche americane». A monte dell’attuale crisi, secondo il Pontefice, vi sono, oltre all’avarizia e all’idolatria, anche «la falsificazione di Dio in Mammona che ritorna». Benedetto XVI ha poi spiegato che «la Chiesa ha sempre il compito di vigilare, di cercare essa stessa, comprendendo le ragioni del mondo economico, di illuminare questo ragionamento con la fede che ci libera dal peccato. Per questo deve farsi sentire ai diversi livelli per aiutare a correggere tanti interessi personali e di gruppi, nazionali e sovrannazionali, che si oppongono alle correzioni alla radice dei problemi».

Attese feroci polemiche sul Ratzinger-pensiero. Sembra però che i banchieri siano più illuminati di chi scende in piazza per invocare l’eutanasia. Anche se il dilemma è sempre quello: vita o morte. Delle banche, questa volta.

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