nostro inviato
a Regensburg (Germania)
Qualche giorno fa, a Castelgandolfo, Papa Ratzinger aveva riunito alcuni suoi ex studenti per parlare con loro delle teorie evoluzionistiche. E ieri, nellomelia della Messa celebrata a Regensburg, Benedetto XVI ha accennato a questo argomento, parlando della fede nellepoca contemporanea. «Ma è possibile credere in Dio ancora oggi? È una cosa ragionevole?», si è chiesto. «Fin dallilluminismo, almeno una parte della scienza simpegna con solerzia a cercare una spiegazione del mondo, in cui Dio diventi superfluo... Ma ogniqualvolta poteva sembrare che ci si fosse quasi riusciti, sempre di nuovo appariva evidente: i conti non tornano! I conti sulluomo, senza Dio non tornano, e i conti sul mondo, su tutto il vasto universo, senza di lui non tornano».
«In fin dei conti ha continuato il Papa resta lalternativa: che cosa esiste allorigine? La ragione creatrice, lo Spirito che opera tutto e suscita lo sviluppo, o lirrazionalità che, priva di ogni ragione, stranamente produce un cosmo ordinato in modo matematico e anche luomo, la sua ragione. Questa, però sarebbe allora soltanto un risultato casuale dellevoluzione e quindi, in fondo, anche una cosa irragionevole». «Noi crediamo ha concluso Benedetto XVI che allorigine cè il Verbo eterno, la ragione, non lirrazionalità. Con questa fede non abbiamo bisogno di nasconderci, non dobbiamo temere di trovarci con essa in un vicolo cieco».
Le parole del Pontefice non rappresentano in realtà una condanna dellevoluzione, ma di quelle teorie evoluzionistiche adottate come sistema filosofico seppure indimostrate, che ritengono il mondo frutto del caso e luomo frutto casuale dellevoluzione stessa. «Mi pare che il punto cruciale del discorso - ha affermato il genetista Giovanni Neri, docente allUniversità cattolica di Roma - riguardi proprio l'origine delle cose, la causa prima. La Chiesa ha accettato la teoria biologica dellevoluzione, che non è però in grado - ha precisato lesperto - di spiegare lorigine prima dell'universo». Il momento dellorigine, solo successivamente al quale ha inizio levoluzione, dunque, «rimane oscuro alla scienza, mentre per la Chiesa lorigine è data da Dio. Il punto è perciò questo: o riconosciamo l'esistenza di una ragione creatrice, oppure - ha concluso Neri - non è possibile comprendere lorigine dellordine delluniverso». Ma cè anche chi pensa il contrario: «Finalmente il Papa si è pronunciato apertamente, non ho mai creduto che la Chiesa potesse ammettere l'evoluzione», dice Edoardo Boncinelli, professore di Biologia e Genetica presso l'università Vita-Salute di Milano.
Nel corso dellomelia, che ha pronunciato di fronte a 250mila persone, il Papa ha detto: «La fede non vuol farci paura; vuole piuttosto richiamarci alla responsabilità. Non dobbiamo sprecare la nostra vita, né abusare di essa; neppure dobbiamo tenerla per noi stessi. Di fronte allingiustizia non dobbiamo restare indifferenti, diventandone conniventi o addirittura complici».
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