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Papa, la quiete dopo lo paura e il cruccio di non poter scrivere

nostro inviato a Introd (Aosta)

Ha trascorso una giornata tranquilla, del tutto simile alle precedenti, Benedetto XVI, dopo la caduta avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì che gli ha provocato la frattura del radio destro. L’intervento al quale è stato sottoposto due giorni fa è perfettamente riuscito e ora il Papa si sta abituando a portare l’immobilizzatore in vetroresina che gli tiene fermo il polso, e soprattutto a fare con la mano sinistra ciò che prima faceva con la destra.
«Il Papa sta “imparando” a convivere con l’ingessatura e con i piccoli inconvenienti che ne derivano – ha dichiarato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi –. Per lui il più doloroso è quello di dover rinunciare a scrivere a mano, cosa che avrebbe voluto fare di frequente in questi giorni».
La prima notte dopo l’incidente è trascorsa senza problemi. Alle otto, come al solito quando è in vacanza, Benedetto XVI ha concelebrato la messa insieme al suo segretario don Georg, quindi ha fatto colazione e si è poi ritirato nel suo studio. Non più a scrivere il secondo volume dedicato a Gesù, che aveva ripreso in mano appena arrivato nello chalet valdostano. L’impossibilità di scrivere è il sacrificio maggiore per il Papa, che contava di concludere un capitolo del volume durante il soggiorno in Val d’Aosta. È probabile però che già nei prossimi giorni, prima di togliere l’ingessatura leggera, Benedetto XVI inizi a riabituarsi a tenere in mano la penna.
Verso le 12.30, Ratzinger ha ricevuto la visita dei medici che lo hanno operato: il primario di ortopedia Manuel Mancini, la dottoressa Laura Mus, l’infermiere Celestino Perron. L’incontro con il Pontefice è durato alcuni minuti. I sanitari hanno constatato che tutto procede regolarmente. «Il Papa – ha riferito la dottoressa Mus – era di ottimo umore e ha scherzato con noi». Ratzinger ha anche invitato a pranzo i due medici e l’infermiere, che però non si sono fermati per impegni lavorativi. Subito dopo il pranzo, il Papa ha fatto una breve passeggiata nel giardino dello chalet, conversando con il suo segretario. È apparso disteso e sorridente.
Nel pomeriggio, l’abituale riposo dalle 14 alle 15.30, poi ancora lettura nello studio. Alle 18.45, accompagnato da don Georg, il Papa è uscito per fare una breve passeggiata verso Les Combes, recitando il rosario, ma senza proseguire in macchina verso il punto panoramico a 1.340 metri dove nei giorni scorsi si era recato a far merenda. È rientrato per la cena alle 19.30.
È stata confermata, come previsto, la presenza di Ratzinger stamattina a Romano Canavese, il paese natale del cardinale Tarcisio Bertone. Benedetto XVI vi arriverà in elicottero, per la recita dell’Angelus, e si tratterà anche per il pranzo. Bertone ieri ha detto di essersi tenuto in costante contatto con il Pontefice nella giornata del ricovero: «Quando gli ho chiesto se sentiva dolore, il Papa mi ha risposto che finito l’effetto dell’anestesia sentiva un po’ di dolore ma mi ha detto che un po’ di sofferenza non fa male.

Ciò che gli dispiaceva di più era di non poter benedire con la mano destra e di non poter stringere tante mani, ma l’affetto sarà grande ugualmente».

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