Quello di vice-ministro della liturgia in Vaticano è un incarico difficile: in 7 anni quattro cambiamenti. Ora, dopo mesi di attese e indiscrezioni, sembra ormai deciso che il segretario della Congregazione del Culto divino, il cingalese Malcom Ranjith Patabendige Don, prelato attento alle istanze tradizionaliste pronto a denunciare gli abusi, sarà nominato arcivescovo di Colombo e tornerà dove è partito e da dove fu richiamato già una volta per lavorare a Propaganda Fide e quindi allontanato come nunzio apostolico. Al suo posto sarà designato un teologo domenicano di origini statunitensi, padre J. Augustine Di Noia (nella foto), dal 2002 sottosegretario della Congregazione per la dottrina della fede, e dunque per quasi tre anni collaboratore dellallora cardinale Ratzinger. Per mesi si è detto che il sostituto di Ranjith doveva essere anglofono: cadute per veti incrociati candidature provenienti da Australia, Irlanda e dalla stessa Curia romana, alla fine si è scelto il teologo americano in servizio allex SantUffizio. Dopo essere stato il numero tre di Ratzinger, Di Noia diventerà ora il numero due del «piccolo Ratzinger», soprannome affibbiato al cardinale spagnolo Antonio Cañizares Llovera, che da qualche mese guida la Congregazione del Culto. La nomina dovrebbe essere resa nota prima del 29 giugno. Ufficializzato invece larrivo del nunzio a Parigi, Baldelli, quale nuovo Penitenziere maggiore al posto del dimissionario cardinale Stafford.
La nomina dovrebbe mettere in moto alcuni cambi, con un valzer di poltrone nelle nunziature apostoliche. Mentre in Curia romana sono tre i porporati dimissionari che hanno già raggiunto i 75 anni: Renato Martino (Giustizia e pace), Walter Kasper (Unità dei cristiani) e Giovanni Battista Re (Congregazione dei vescovi).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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