Il Papa torna per la prima volta nella sua Baviera

Benedetto XVI ai politici cristiani: «Non inseguite i sondaggi»

Andrea Tornielli

da Roma

Papa Ratzinger torna per la prima volta a casa, nella sua Baviera, la terra dove è nato, cresciuto, diventato prete, professore e poi arcivescovo dal 1977 al 1981. Le ragioni del viaggio le ha descritte lui stesso nell’intervista a un gruppo di giornalisti tedeschi lo scorso agosto: «Volevo vedere ancora una volta i luoghi, le persone presso cui sono cresciuto, che mi hanno segnato e hanno formato la mia vita; volevo ringraziare queste persone. E naturalmente volevo anche esprimere un messaggio che vada al di là della mia terra, come è coerente con il mio ministero».
I temi del viaggio - caratterizzato anche da una giornata, quella di mercoledì 13 settembre, strettamente «privata», che il Papa trascorrerà con il fratello Georg facendo insieme a lui una visita al cimitero dove sono sepolti i genitori e la sorella, ma senza telecamere e flash dei fotografi al seguito - sono certamente quelli legati alla nuova evangelizzazione dell’Europa: «Me li sono lasciati indicare molto semplicemente - aveva detto ancora Benedetto XVI nell’intervista - dalle ricorrenze liturgiche. Il tema fondamentale è che noi dobbiamo riscoprire Dio e non un Dio qualsiasi, ma il Dio con un volto umano, poiché quando vediamo Gesù Cristo vediamo Dio. E a partire da questo dobbiamo trovare le vie per incontrarci a vicenda nella famiglia, fra le generazioni e poi anche fra le culture e i popoli, e le vie per la riconciliazione e la convivenza pacifica in questo mondo. Le vie che conducono verso il futuro non le troviamo se non riceviamo, per così dire, la luce dall’alto».
A Monaco, città dov’è stato vescovo, prima tappa del viaggio, Benedetto XVI sarà accolto oggi da trecentomila pellegrini che si ritroveranno insieme anche domani per la messa nell’area della «Neuen Messe Munchen». Il motto scelto dal Pontefice per questo quarto viaggio internazionale è una frase pronunciata dallo stesso Ratzinger nell’omelia della celebrazione eucaristica per l’inizio del Pontificato: «Chi crede non è mai solo».
Le altre tappe saranno il santuario mariano di Altötting, meta annuale di un milione di pellegrini provenienti dall’Europa centrale, dove Ratzinger si recava spesso («Ho la fortuna di essere nato molto vicino ad Altötting, così i pellegrinaggi insieme con i miei genitori e i miei fratelli fanno parte dei miei primi e più bei ricordi»); Marktl am Inn, dove il Papa, figlio del gendarme del paese, è nato nell’aprile 1927; Regensburg; Pentling e infine Frisinga, l’antica sede vescovile dove il Pontefice è stato ordinato prete insieme al fratello Georg nel giugno 1951. In Baviera, il più cattolico dei sedici stati federali della Germania, la Chiesa di Roma conta circa 7,2 milioni di fedeli su 12,4 milioni di abitanti con una percentuale pari al 58 per cento. Già intorno all’anno 300 c’erano in questa regione abitanti romani che confessavano la loro fede in Cristo, com’è testimoniato da diversi documenti storici.


Intanto ieri Benedetto XVI, nel messaggio consegnato ai vescovi canadesi ricevuti per la visita «ad limina» - il tradizionale incontro che i vescovi hanno ogni cinque anni con il Pontefice – ha affermato che i politici cristiani non devono dimenticare i «principi dell’etica naturale» per andar dietro ai «sondaggi d’opinione», mentre gli educatori devono lottare soprattutto contro «la presenza marcata nella società di un relativismo che, non riconoscendo niente come definitivo, lascia come ultimo criterio solo l’io con i suoi desideri».

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