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Il paparazzo: "Macché scoop io scherzavo..."

Il paparazzo: "Macché scoop io scherzavo..."

Gianmarco Chiocci - Gianluigi Nuzzi
Potenza - Max Scarfone lei come fotografo è indagato dalla Procura di Potenza per delle fotografie scattate a Silvio Sircana in una serata del settembre scorso. Volevate ricattarlo?
«Ma come si permette? Era tutto uno scherzo! Faccio le foto dietro i cespugli, mi camuffo, corro da una parte all’altra... Sono un paparazzo doc ma non per questo sono un ricattatore».
Uno scherzo?
«Sì, le telefonate tra me e Fabrizio Corona sulle foto fatte a Sircana. Colloqui tutti assolutamente scherzosi... Io non ho mai fatto estorsioni né scatti per ricattare politici. Leggendo gli atti nessuno può sapere che noi scherzavamo al telefono».
Si difenderà così davanti ai magistrati?
«Io ho dato tutto a un avvocato per intraprendere azioni legali. Fabrizio ci diceva sempre di portargli degli scoop. Era malato di scoop. E noi come altre agenzie ci davamo da fare. Così anch’io, che sono un paparazzo a tutti gli effetti, fotografo tutti, chiunque abbia una rilevanza pubblica... Ho lavorato due, tre anni per Corona e poi mi sono fermato e nel periodo incriminato, quello in cui avrei spiato Sircana, cioè dal 31 marzo al 10 settembre, sono stato bloccato perché ho avuto un incidente in moto».
Quindi le foto?
«Non sono state fatte anche se una foto di un personaggio e di una situazione come quella di Sircana non ha prezzo».
Le foto coincidono però con le intercettazioni...
«Io ho fatto solo quelle al ristorante, non so che dirle. Ho visto questa scena ma tutto quello che è successo dopo è uno scherzo. Ho la fedina penale pulita, 35 anni, e non ho mai commesso illegalità. Mai avuto problemi».
Ma lo ha pedinato...
«Non credo che Corona facesse estorsioni e se mi dovessi sbagliare io non ne so assolutamente niente».
Si vuole scusare con qualcuno?
«Ecco, questo è il vero paradosso. Il paradosso è che devo delle scuse pubbliche per avere scherzato al telefono».
Perché non va dai magistrati?
«Guardi che non ho niente da nascondere».
Appunto...
«Non sono stato mai ascoltato dal Pm ma sono pronto in qualunque momento a dare la mia versione dei fatti. Era una situazione goliardica dove commentavamo una cena di questo signore con una donna bionda.

Proprio per la valenza del personaggio ho chiamato Corona e gli ho detto, sempre scherzando, che c’era il colpo del secolo ma, ripeto, lo scoop eclatante non c’era».

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