Giuseppe Marino
Se diventare ricchi è la fantasia preferita di molti, perché non calcolare quanto guadagnano i personaggi di fantasia. È la stralunata filosofia che anima lannuale classifica dei «15 personaggi di fantasia più ricchi del mondo» stilata dal magazine americano Forbes. Il mensile tutto dedicato al dorato mondo dei top manager e dei miliardari in genere, è famoso nel mondo soprattutto per la classifica dei 500 uomini più ricchi del mondo che pubblica annualmente. La lista dei «Fictional 15» è costruita con un metodo analogo: calcolando, aiutati da un po di immaginazione, il patrimonio dei personaggi di fantasia più famosi. La classifica è chiaramente uninvenzione, una sorta di goliardata del magazine che però non manca di destare lattenzione dei lettori, come si vede dai tanti siti Internet e blog che ogni anno la rilanciano e commentano. Tanto più che le motivazioni addotte per spiegare la crescita dei patrimoni (quelli dei 15 sono stimati in totale 111 miliardi di dollari) riflettono fedelmente i temi al centro, di anno in anno, dellimmaginario americano.
Il confronto tra i nomi dellanno scorso e quelli di questanno svela innanzitutto che nel mondo della fantasia cè una mobilità sociale maggiore che in quello reale. La classifica dei ricconi reali, infatti, da anni è dominata sempre dalla stessa persona: Bill Gates resta inamovibilmente il più ricco di tutti, nonostante le vaste elargizioni in beneficenza. Nellelenco di finzione invece, il primo posto che era appannaggio di Babbo Natale, è passato questanno a Oliver «Daddy» Warbucks, ex generale, magnate delle forniture alla Difesa e padre adottiva di «Annie, la piccola orfanella», protagonista di un classico del fumetto made in Usa nato nel 1924. «Warbucks - osserva Forbes - ha visto la propria fortuna lievitare grazie alle forniture per la guerra in Irak e Afghanistan». Babbo Natale, invece, «è stato estromesso dalla classifica dopo che sono arrivate migliaia di lettere di protesta che facevano presente che Santa Klaus non è un personaggio di fantasia».
Al secondo posto sale invece il cinico Montgomery Burns (dal cartoon «I Simpson»), padrone della centrale nucleare di Springfield «messosi in affari con il leader coreano Kim Jong Il». Di lui, Forbes ricorda il celebre motto: «Un dollaro per la felicità eterna? Preferisco tenermi il dollaro».
Al terzo posto si classifica invece lintramontabile Zio Paperone, beneficiato «dal rialzo delle quotazioni delloro e dal boom dellimmobiliare a Paperopoli». Scendendo dal podio si trovano altri classici, come i supereroi-miliardari Bruce Wayne (Batman) e Tony Stark (Iron man): anche a loro venti di guerra e boom immobiliare hanno permesso di chiudere un anno decisamente in positivo.
Più interessante è lesame dei nomi nuovi della classifica. Tra le new entry, Forbes include anche il principe nigeriano Abakaliki. Anche lui è un personaggio di fantasia. Precisamente partorito dalla fantasia dei truffatori dello «spam». Il principe è il protagonista di una mail che ha tormentato le caselle di posta di milioni di americani, raccontando una lacrimevole storia di persecuzione politica e offrendo di partecipare a un investimento che consentirà al principe di tornare in possesso dei 50 milioni di dollari delle sue ricchezze.
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