Roma

Pappano e le donne di Puccini

La storia delle sette note e del pentagramma raccontata al grande pubblico. In maniera diretta, semplice, essenziale. Ecco le caratteristiche salienti di «Lezioni di Musica», l’iniziativa che per il secondo anno consecutivo si propone di far conoscere le diverse espressioni musicali attraverso differenti incontri fissati la domenica mattina della durata più o meno di un’ora.
Anche in questa seconda stagione la rassegna è promossa dagli «Amici di Santa Cecilia» e organizzata dalla stessa Accademia in collaborazione con la fondazione Musica per Roma. In totale otto diversi incontri (a cura di Giovanni Bietti) che attraverso l’impegno di musicisti, interpreti, musicologi e critici ripercorrono la Storia della Musica da Vivaldi fino alle diverse espressioni del Novecento musicale.
«Noi in un’ora - spiega Bietti - diamo degli elementi essenziali, facciamo divulgazione musicale ma è chiaro che poi è importante scendere in profondità, il piccolo seme della cultura musicale va coltivato ogni giorno». Anche quest’anno la lezione inaugurale, il prossimo 25 ottobre alle 11 (sala Santa Cecilia), è affidata a Antonio Pappano, il direttore musicale dell’orchestra dell’Accademia che parlerà dei «Ruoli femminili nell’opera di Puccini»; il secondo appuntamento (previsto il 22 novembre sala Sinopoli) vede impegnata Carla Moreni su un parallelo tra Pergolesi e Vivaldi.
Il 6 dicembre Guido Barbieri affronterà il tema «Il pensiero musicale del Novecento. Tempo, numero, suono» (sala Sinopoli). Un confronto tra «Bellini e Donizetti» sarà tenuto, invece, dal percussionista Jacopo Pellegrini il 24 gennaio nella sala Sinopoli. Chiacchiereranno di «Chopin e Schumann» Giovanni Bellucci e Giovanni Bietti il 28 febbraio (sala Sinopoli), mentre il 14 marzo Quirino Prince parlerà di «Strauss e Berg» (sala Sinopoli).
L’incontro di aprile (l’11 nella sala Sinopoli) è incentrato su «Il bel canto» del quale parleranno la soprano Renata Scotto e il presidente di Santa Cecilia, Bruno Cagli. La chiusura della rassegna (il 9 maggio nella sala Santa Cecilia) è affidata a uno dei musicisti jazz più apprezzati: Paolo Fresu che affronterà il tema «Jazz, scrittura e improvvisazione».
Dopo il successo dello scorso anno (che ha registrato la vendita di diecimila biglietti con 360 abbonamenti) la sfida di questa edizione resta quella di coinvolgere un pubblico più giovane che solitamente è restio alle iniziative mattutine nel fine settimana.
Biglietto 5 euro.

È previsto un abbonamento complessivo per tutti gli incontri del costo di 40 euro.

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