Roma

Parcheggio del Pincio, un sì tra tanti dubbi

Michela Giachetta

Il parcheggio del Pincio s’ha da fare. E si farà. La commissione Lavori pubblici ha già dato il via libera al progetto, ma restano dei nodi da sciogliere. Una questione spinosa che approderà domani mattina alla commissione Ambiente. Bisognerà, infatti, mettere mano una volta per tutte alle modifiche da apportare al progetto iniziale. Si tratta, del resto, di una delle opere più attese, ma allo stesso tempo più contestate non solo per la presenza in pieno centro di nuovi parcheggi, ma anche per la prevista e contestuale pedonalizzazione del Tridente.
Avuto l’ok dalla commissione, il consiglio comunale nella stessa giornata dovrà votare il documento. Nel frattempo i gruppi politici membri della commissione stanno lavorando per arrivare a lunedì «preparati» con le «idee chiare», cercando prima di tutto un accordo al loro interno. Accordo che l’opposizione ha trovato.
Federico Guidi di Alleanza nazionale, infatti, pur ribadendo il no di principio al parcheggio sempre sostenuto dal suo partito, afferma che «bisogna fare buon viso a cattivo gioco». «Visto che il parcheggio si deve fare - dice - tanto vale lavorare per rendere meno invasivo e dannoso il progetto». I Verdi, per voce di Ferdinando Bonessio, sostengono che «il sacrificio della costruzione di un parcheggio deve essere bilanciato dalla riqualificazione di grossa parte di Villa Borghese e dall’intera pedonalizzazione del Tridente». E il presidente della commissione, Ivana della Portella (Ulivo), aggiunge che «pur avendo chiuso già alcune questioni, come l’ipotesi, bocciata, dell’ascensore panoramico, ne rimangono aperte altre, che verranno discusse lunedì». Vediamo quali.
Parcheggi a rotazione. Il progetto iniziale prevedeva che l’80 per cento dei circa 600 posti disponibili fosse destinato alla vendita, mentre il restante 20 per cento alla rotazione e all’affitto, in una quota ancora da definire. Un progetto che per Guidi, invece, dovrebbe essere rivisto, se non altro nelle proporzioni. «L’ideale - sottolinea infatti - sarebbe arrivare a un 70/30. E che solo una minima parte di quel 30 per cento sia destinata all’affitto, in modo da permettere a chi non può acquistare un box auto di usufruire di un alto numero di parcheggi a rotazione». Di diverso avviso Bonessio, secondo il quale «una maggiore percentuale di posti destinati alla rotazione sarebbe contrario a quello che è l’obiettivo a cui puntano i Verdi», ossia più verde e meno traffico.
Vi è poi il problema di chi ha diritto all’acquisto dei box. L’ultimo emendamento approvato dalla commissione Ambiente prevede che gli acquirenti dei posti auto riservati debbano risiedere entro mille metri di distanza dal parcheggio, purché sia nella Ztl. Verrebbero così esclusi i residenti della zona di piazzale Flaminio.
Oneri accessori. Atac darà al Comune 11 milioni e 432mila euro per la concessione dei diritti di superficie. Denaro che deve essere utilizzato per la costruzione di opere pubbliche. L’obiettivo del Comune è che sia adoperato per risistemare la Terrazza del Pincio e per la completa pedonalizzazione del Tridente, con la previsione di piste ciclabili. Per An e i Verdi, invece, con quegli oneri si dovrebbe provvedere anche alla riqualificazione di un’ampia parte di Villa Borghese.
Tridente pedonale. Di fatto, il progetto Pincio viene associato al compimento della sofferta pedonalizzazione del Tridente. A favore la maggioranza, mentre Alleanza Nazionale è per il mantenimento delle strisce blu in tutta la zona.


Una volta sciolti questi nodi, se il consiglio comunale riconoscesse l’immediata eseguibilità del progetto, i lavori potrebbero cominciare già a dicembre.

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