Parco, piscina e tennis Per il suo castello ha scelto Versailles

La Lanterne ha ospitato la Bruni nei primi week-end di dicembre

da Parigi

Il nuovo castello, simbolo del potere francese, non è affatto lontano da quello vecchio: è a Versailles, dove la tenuta presidenziale della «Lanterne» è situata nello stesso immenso spazio verde che ospita la storica residenza dei re di Francia. Roba da perderci la testa. Al posto dei Moschettieri ci sono decine di gendarmi, che passano il tempo nei loro furgoni blu, col motore acceso per far funzionare il riscaldamento. Parigi dista solo poche decine di chilometri e di minuti d’auto, ma quando si passeggia nel giardino reale si ha l’impressione che la Tour Eiffel sia dall’altra parte del pianeta.
L’impressione dev’essere la stessa tra le aiuole del giardino presidenziale della «Lanterne», ma solo pochissimi possono raccontare l’esperienza: Nicolas Sarkozy seleziona in modo drastico gli ospiti del suo sorvegliatissimo «Eliseo di campagna». Qui vengono solo gli amici, i parenti e le persone più fidate. Qui Carla Bruni ha trascorso l’8 e il 9 dicembre il suo primo week-end semiufficiale con Sarkozy, prendendo la decisione d’andare il sabato successivo a mostrarsi insieme di fronte ai fotografi a Eurodisney. Qui Carla Bruni ha spento 39 candeline due giorni prima di Natale e Sarkozy ne spegnerà 53 il prossimo 28 gennaio.
Storicamente questa residenza principesca è sempre stata considerata come una piccola cosa rispetto ad altre tenute a disposizione dei presidenti francesi. Come quella di Rambouillet, dove nel 1975 si svolse il primo incontro della serie dei G7-G8 (su iniziativa dell’allora capo dello Stato Valéry Giscard d’Estaing). La tradizione della V Repubblica fa della «Lanterne» una sorta di «piccola Rambouillet» a disposizione non dei presidenti, ma dei primi ministri. Solo che la «Lanterne» possiede un grosso vantaggio rispetto a Rambouillet: è più vicina e meglio collegata a Parigi. Così Sarkozy l’ha voluta per sé, quando il 6 maggio scorso è stato eletto all’Eliseo. Pare anzi che abbia approfittato della situazione per fare un dispetto all’uomo che meno sopporta in Francia e al mondo: l’ex primo ministro Dominique de Villepin, costretto a cedere in fretta a furia le chiavi della «Lanterne».
Questo complesso architettonico venne realizzato nel 1787, ossia due anni prima della rivoluzione che ha liberato il vicino palazzo reale. La «Lanterne» è formata da tre immobili disposti ad «U» e collegati tra loro: quello centrale è ovviamente la residenza presidenziale vera e propria, mentre in quelli laterali ci sono stanze per il personale di vigilanza e di servizio. Il parco è ampio e bellissimo, ma purtroppo ha subito gravi danni a seguito dell’impressionante tempesta che sconvolse la regione parigina nel 1999. Sarkozy adora fare jogging per i viali dentro e fuori il parco della «Lanterne», costringendo il primo ministro François Fillon a discussioni col fiatone.
Carla Bruni sembra amare il «buen retiro» di Versailles, così tranquillo e così facile da raggiungere. Gli ospiti della coppia Carla-Nicolas, durante i week-end d’amore e di lavoro, sono personalità dell’economia, della cultura e dello spettacolo.

Con l’arrivo della buona stagione apprezzeranno certamente il campo da tennis in sintetico fatto realizzare nel 1989 - l’anno del bicentenario della Rivoluzione francese - dall’allora primo ministro Michel Rocard, che adora questo luogo e questo sport. C’è anche una bella piscina, che attende solo le serate estive di una coppia troppo indaffarata per le vacanze ai Tropici.

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