Al Parco «Schuster» profanate le steli dei caduti a Nassirya

Vandali di nuovo in azione al Parco Schuster. Imbrattate le lapidi nell’area dedicata ai caduti italiani nelle missioni di pace in Iraq e Afghanistan. Vernice nera per attaccare i militari definiti «infami» e «servi del popolo». I messaggi, subito rimossi, erano firmati con una A cerchiata, simbolo di anarchia. Il 10 novembre scorso era stata gettate vernice rossa ad alta resistenza su due lapidi (una alle vittime in Iraq e l’altra a quelle in Afghanistan, quest’ultima inaugurata il 17 ottobre 2009), su due delle 19 steli del monumento ai caduti di Nassirya e sul marmo antistante l’opera stessa.
Stavolta, oltre allo sdegno c’è l’auspicio che le forze dell’ordine riescano a prendere i profanatori. «Quello che è successo nella notte a Parco Schuster è gravissimo - afferma il sindaco Gianni Alemanno -. Non si può più tollerare che alcuni gruppi isolati oltraggino impunemente la memoria dei nostri militari caduti con atti di inciviltà e di vandalismo, che feriscono il sentire comune e danneggiano i beni della collettività. La Sovraintendenza comunale è prontamente intervenuta per cancellare le scritte che, per la seconda volta in poco più di un mese, hanno colpito il monumento ai caduti nelle missioni in Iraq e Afghanistan». «Esprimo la mia solidarietà alle famiglie dei militari e a tutti gli uomini delle Forze Armate impegnati all’Estero e mi auguro - conclude il sindaco - che i carabinieri riescano presto a identificare questi vandali che si nascondono nell’anonimato per compiere le loro azioni oltraggiose».
Per il coordinatore romano del Pdl Gianni Samarco «profanare la sacralità di luoghi dedicati alla memoria dei caduti italiani nelle missioni di pace in Iraq e Afghanistan è quanto di più vergognoso si possa fare». «Questi vili individui, che offendono il sacrificio e l’onore di uomini morti per la Patria - continua - spero siano prontamente individuati e severamente puniti». «L’ignobile gesto che sfregia nuovamente le lapidi dei nostri caduti è il segnale più vistoso di una pericolosa stupidità che si fa largo in alcuni ambienti - afferma invece Dario Rossin, capogruppo in consiglio comunale del Pdl-. Nel condannare con forza un gesto vigliacco che è un affronto non solo alla memoria dei caduti, ma alle famiglie dei militari e di tutti coloro che credono nella patria e nella pace, e per questi ideali sono pronti a sacrificare la propria vita, auspico che ne vengano prontamente individuati i responsabili per i quali proporrei, oltre ad una pena severa, anche un faccia a faccia con i familiari delle vittime. Questa conoscenza potrebbe essere loro utile per comprendere una realtà che evidentemente ignorano, e farli così rinsavire dall’idiozia che li attanaglia».
Il presidente del Consiglio comunale Marco Pomarici condanna «fermamente il reiterato ed inqualificabile sfregio contro il monumenti ai caduti di Parco Schuster». «Il fanatismo di alcuni delinquenti incapaci di rispettare la morte andrebbe ignorato - aggiunge - ma conoscendo il dolore che provocando questi episodi nei familiari delle vittime, voglio ribadire che sono vicino a loro, così come la parte migliore di questo paese. Mi auguro che gli autori vengano arrestati».
Infine in una nota congiunta Federico Mollicone e Andrea de Priamo, rispettivamente presidente della Commissione Cultura e Ambiente del Comune condannano «un’azione oltraggiosa della memoria dei militari che hanno perso la vita in missioni di pace». «Contro questi sciacalli nessuna pietà - concludono -.

Chiediamo che venga predisposto un sistema di videosorveglianza in collegamento con le centrali operative delle forze dell’ordine, per il monumento che ricorda chi ha dato la vita nelle missioni di pace all’estero. Infine, auspichiamo che coloro che vengono colti a perpetrare simili gesti vigliacchi, siano impiegati nelle opere di ripulitura e riqualificazione dei monumenti dedicati ai caduti».

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