Cè sempre chi riesce a trasformare la tragedia in farsa. Anche lo scandalo della sanità abruzzese inizia a mostrare risvolti più degni di una portineria che di un serio dibattito politico (e giudiziario). Mentre gli indagati sono occupati a dare la loro versione dei fatti ai giudici, cè chi è più interessato a perdersi in distinguo di natura ontologica.
E così ecco che Enrico Paolini, reggente della giunta abruzzese dopo larresto di Del Turco, dalle pagine del Riformista di ieri si affretta a chiarire che «noi ex Ds siamo diversi da Sdi e Margherita». Ferito nellorgoglio, pronto e piccato gli risponde lex presidente del Senato, Franco Marini: «Questa presunta diversità non la vedo né in Abruzzo né a livello nazionale». Le chiamano critiche costruttive.
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