LItalia è un Paese di proprietari di case, che di ristrutturazioni edilizie e relative fatture se ne intendono: le «stranezze» dei lavori in casa Di Pietro hanno quindi colpito più di un lettore, e molte sono state le mail inviate al Giornale, facendo notare le incongruenze del documento.
Due le domande ricorrenti: può essere regolare una fattura intestata a una società quando i lavori sono stati eseguiti a beneficio di un privato? E il fatto che sia intestata allIdv, anziché alla «persona fisica» Di Pietro consente lulteriore vantaggio di detrarre lIva?
Per rispondere ai nostri lettori abbiamo interpellato un avvocato fiscalista, che preferisce non essere nominato: dal punto di vista tecnico, dunque, il fatto che la fattura per i lavori nellappartamento di Antonio Di Pietro sia intestata allIdv «non sembra corretto».
Potrebbe esserlo se il partito sostenesse costi di manutenzioni e migliorie riferibili a beni di proprietà, ovvero costi di locazione riferibili a una propria sede o a ununità immobiliare adibita a propri fini istituzionali: ma non è questo il caso. E risulta quantomeno «discutibile, dal punto di vista della correttezza, lipotesi che le suddette spese riguardino migliorie di beni di proprietà di terzi, anche se si tratta del leader del partito; verrebbe infatti imputato al partito un costo a fini privatistici, che incrementa il valore del bene oggetto dellintervento a vantaggio del titolare».
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